Perché il caso Resinovich è vicino alla svolta: il codice segreto nei messaggi con l’amante Claudio Sterpin
Non solo i segni sul corpo e le lesioni prodotte da una terza persona. Un passo avanti nelle indagini sul caso di Liliana Resinovich è arrivato nelle scorse settimane grazie ad una relazione sulla messaggistica tra la 63enne triestina e il suo presunto amante Claudio Sterpin redatta da un perito di parte, nominato dalla famiglia d’origine della vittima, depositata alla procura di Trieste.
L’imponente messaggistica intercorsa tra Resinovich e il signor Claudio Sterpin – si legge in documento di cui Repubblica è entrata in possesso – nel periodo che va dal 17/11/2020 al 14/12/2021 su Whatsapp ad oggi non è mai stata valutata in quanto nè presente né indicata nella consulenza informatica svolta dal consulente della procura”.
Il codice segreto nei messaggi tra Liliana e Sterpin
I messaggi non lasciano dubbi: la 63enne gli assicura che avrebbe lasciato il marito, gli promette un supporto economico (dato che era lei l’unica a lavorare nella coppia, ndr) e gli prospetta l'inizio di una nuova vita insieme.
La coppia comunica utilizzando un linguaggio in codice composto da abbreviazioni e numeri: ad esempio, "Cam" sta per "Ciao amore mio" e la sequenza 3-1-11 rappresenta le lettere C, A e M nell'ordine alfabetico. Poco prima delle 13 del 13 dicembre 2021, il giorno precedente alla sua scomparsa, Liliana invia a Claudio un messaggio: “In relax pensando a doman A M”.
Quello stesso giorno, intorno alle 18, Liliana invia questo testo: “ok sono tenace finirà 13 (amore mio)". Si riferiva alla fine del suo matrimonio col marito Sebastiano Visintin? Il 19 dicembre era stato fissato come il giorno in cui Liliana e Sterpin avrebbero iniziato a convivere. Una data speciale come confermato dallo stesso Sterpin:
“Il giorno 16 dicembre lei avrebbe dovuto rompere l’uovo, era il giorno dell’anniversario della morte di mia moglie, anche per questo è stato scelto. Se la cosa andava male sarebbe venuta a dormire da me, se andava bene lei se ne rimaneva a casa, si preparava con calma e il giorno 18, non sarebbe andata in giro con lui ma io e lei avremmo fatto una gita fuori porta. Il 19 dicembre – prosegue – lei se lo ricordava bene e poi ho ricordato anche io per filo e per segno dal lontano 1981, cadeva il nostro quarantesimo anniversario che siamo andati in soffitta per la prima volta…era stata la nostra prima volta”.
La perizia: "Segni e lesioni prodotte da terze persone"
Il 19 dicembre 2021 Liliana Resinovich è però scomparsa già da giorni. Sarà trovata cadavere in un boschetto vicino l'ex ospedale psichiatrico di Trieste il 5 gennaio 2022. E ieri la perizia medico-legale dei periti della Procura locale ha evidenziato segni e lesioni sul corpo prodotte da terze persone che potrebbero indicare traumi compatibili con colpi, come schiaffi.
Confermata la morte dovuta a lenta asfissia, la seconda autopsia avrebbe riscontrato una lieve frattura alla seconda vertebra toracica, che, secondo quanto riportato da Il Piccolo, sembrerebbe risalire a poco prima della morte, oltre a un'infiltrazione emorragica sulla mano destra.