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Perché il 2022 in Italia è stato l’anno più caldo dal 1800

Secondo Bernardo Gozzini, direttore consorzio LaMMA, in base ai dati Cnr-Isac il 2022 è l’anno più caldo in Italia dal 1800. A Fanpage.it ha spiegato: “Confermata la tendenza ad un amento delle temperature complice il cambiamento climatico che diventa sempre più veloce”.
A cura di Ida Artiaco
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Il 2022 è stato l'anno più caldo dal 1800 in Italia. Non una sorpresa, viste le temperature record registrate la scorsa estate. Ma ora arrivano anche i dati a supporto di questa tesi: l'aumento delle temperature è stata di quasi un grado centigrado più alto (0.96 °C) rispetto alla media calcolata nel trentennio 1990-2020.

È quanto afferma Bernardo Gozzini, direttore consorzio LaMMA in base ai dati Cnr-Isac. L'incremento maggiore si è avuto nelle temperature massime che hanno segnato un incremento del 1.2 °C, mentre per quanto riguarda le minime i dati fino a settembre pongono il 2022 al terzo posto come anno più caldo. Il primo posto va, infatti, al 2018 con uno scarto di 0.67°C.

"I colleghi dell'Isac, l'Istituto che fa capo al Cnr e che si occupa di atmosfera e clima – ha spiegato Gozzini a Fanpage.it -, hanno elaborato i dati relativamente a quella che è la situazione delle temperature e delle precipitazioni. Hanno emesso il loro bollettino ed è emerso che il periodo compreso tra gennaio e settembre del 2022 è al momento il più caldo dal 1800″.

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Secondo Gozzini, questi numeri "confermano la tendenza ad un aumento delle temperature nella nostra Penisola e il fatto che dal 1800 a oggi, se si fa la classifica degli anni più caldi, i primi 20 del 2000 confermano che il cambiamento climatico continua a una velocità che diventa sempre più forte".

Cosa dovremmo aspettarci, dunque? "Quest'anno – ha concluso Gozzini – è stato molto particolare, abbiamo avuto vari fenomeni che rappresentano scenari possibili per il nostro futuro: quindi temperature elevate, estati molto calde, con punte addirittura superiori in alcuni territori al famoso 2003, siccità, molti incendi e infine eventi estremi come quelli che si sono verificati nelle Marche e al Sud, con aree flagellate da fenomeni temporaleschi estremi".

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