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Omicidio Giulia Cecchettin

Perché i genitori di Filippo Turetta hanno deciso di rinunciare all’incontro con il figlio in carcere

I genitori di Filippo Turetta hanno rinunciato all’incontro con il figlio in carcere per il sequestro di persona, l’occultamento di cadavere e l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, uccisa nella serata dell’11 novembre.
A cura di Gabriella Mazzeo
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I familiari di Filippo Turetta hanno deciso di rinunciare all'incontro con il figlio, in carcere per il rapimento, l'omicidio e l'occultamento di cadavere dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, 22 anni. Il giovane si trova nel carcere veronese di Montorio da qualche giorno dopo l'arresto avvenuto in Germania ad una settimana di distanza del delitto: l'indagato aveva infatti dato il via a una latitanza in auto che è poi terminata su un'autostrada tedesca, dove le forze dell'ordine lo hanno individuato con i fari spenti fermo in una piazzola d'emergenza dell'autostrada.

I genitori avrebbero dovuto incontrare il 22enne nella giornata di ieri, 29 novembre, ma alla fine hanno rinunciato al colloquio in carcere. La famiglia del giovane aveva infatti ottenuto il via libera al colloquio dalla procura di Venezia, ma poi si era ritrovata costretta a dire di no al nuovo legale dell'indagato, l'avvocato Giovanni Caruso, motivando il "no" con la necessità di dover ricorrere a un sostegno psicologico per se stessi e per il figlio, prima di poter avere un incontro nel carcere veronese.

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L'avvocato del giovane ha poi comunicato la decisione di Nicola Turetta ed Elisabetta Marini alla direzione del carcere. Nella giornata di ieri, dunque, il 22enne ha incontrato solo il legale Caruso che si occupa della sua difesa. Nel frattempo è stata disposta l'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, uccisa a coltellate prima della laurea nella serata di sabato 11 novembre. L'esame sarà infatti effettuato il 1 dicembre, poi ci saranno i funerali.

La data delle esequie sarà decisa dal padre della studentessa, Gino Cecchettin, che per ora non ha fornito indicazioni precise. Appare però quasi certo che i funerali si svolgeranno nella Basilica di Santa Giustina a Padova.

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Nel frattempo la famiglia della vittima ha chiesto tramite il legale che sia contestato a Turetta anche il reato di stalking alla luce del contenuto di alcuni messaggi vocali reso noto in queste ore. L'ipotesi appare sempre più concreta, mentre il legale di fiducia di Elena Cecchettin, Nicodemo Gentile, ha affermato che Turetta ha dimostrato di essere "un molestatore assillante, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti. Ha avuto un comportamento connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono ‘fame di possesso' verso Giulia".

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