È sempre difficile parlare di se stessi. Tanto più quando devi convincere qualcuno a sostenere il tuo lavoro. Però questa volta è un po’ meno difficile, a dire il vero. Perché abbonarsi a Fanpage – cosa che puoi fare da oggi, a questo link – non vuol dire solo sostenere noi. Ma sostenerci tutti assieme. E sostenere il modello di una società libera e informata che mai come oggi è messo in discussione.
Sembra retorica, ma non lo è. Il giornalismo d’inchiesta è sotto attacco come mai prima d’ora, in Italia, in Europa, in Occidente. Intimidazioni, querele temerarie, interventi della politica volti a limitarne più possibile il raggio d'azione sono all’ordine del giorno. Ovviamente, tutto questo avviene per disincentivare un lavoro d’inchiesta quanto mai necessario, oggi più che mai. Per spegnere luci dove ci sarebbe bisogno di accenderne sempre di più.
Lo diciamo senza falsa modestia: siamo tra i pochi che fanno ancora inchieste in Italia. In questi anni ti abbiamo mostrato di tutto, e hai scoperto, di tutto, grazie a Fanpage: giovani e meno giovani con simpatie neofasciste, da Lobby Nera a Gioventù Meloniana, morti che votano, primarie truccate, trafficanti di rifiuti, preti pedofili. Per farle ci siamo esposti frontalmente con poteri molto forti, che hanno cercato di intimidirci e di delegittimarci in tutti i modi, e in un caso sono arrivati addirittura a chiedere l'oscuramento di un contenuto e la chiusura del sito (se non ricordate vi lascio un promemoria).
Non solo, però: siamo tra i pochissimi che fanno inchieste nel contesto di un giornale libero e indipendente, con un editore puro e senza partiti politici e finanziamenti pubblici alle spalle. Tutto questo per noi rappresenta un’opportunità, ovviamente, non un limite: un giornale supportato dai lettori nel lavoro d’inchiesta è più forte, libero e indipendente.
Per questo chiediamo il tuo supporto. Perché vogliamo fare ancora più inchieste. E perché è più bello farle con il sostegno dei lettori.
Questo ovviamente non vuol dire che le nostre inchieste saranno visibili solo agli abbonati. Al contrario, è nostro interesse che tutti vedano e tutti sappiano. Non a caso, abbiamo deciso di rendere disponibile a chiunque volesse pubblicare sul suo sito o proiettare pubblicamente Gioventù Meloniana: perché quando scopriamo qualcosa, vogliamo che tutti la vedano.
Tutto il giornale, tutto quel che sei abituato a leggere ogni giorno di Fanpage rimarrà gratuito, quindi. A chi ci sosterrà, daremo qualcosa di più. Podcast e newsletter di approfondimento sulle nostre inchieste o sull’attualità ad esempio, a partire dal podcast dentro l’inchiesta Gioventù Meloniana, narrato dalla viva voce della giornalista che si è infiltrata nella giovanile di Fratelli d’Italia, che sarà disponibile a partire dal 27 gennaio. Ma anche la newsletter settimanale sul mondo della scuola che partirà nei prossimi giorni e che accenderà un osservatorio permanente sul mondo dell'istruzione. E ancora, il podcast in cui, ogni sette giorni, risponderò alla domanda di un lettore, cercando di fare chiarezza sull'argomento della settimana. E la rassegna stampa quotidiana del nostro condirettore Adriano Biondi. Ancora: ci saranno altri podcast e newsletter che stiamo preparando e che vedranno la luce nei prossimi mesi, live coi nostri giornalisti, per fare domande o per proporre argomenti d’indagine. E infine, eventi dal vivo che ci porteranno sui territori, per parlare, discutere e divertirci con voi, faccia a faccia.
Quasi dimenticavo: per chi si abbona ci sarà anche qualcosa in meno: la pubblicità, che sparirà completamente dal sito.
Non è solo un abbonamento, insomma. È una comunità che nasce, che si fonda su un impegno che prendiamo assieme. Ad accendere luci. A non dare tregua a un potere che non vede l’ora di zittire la stampa libera, indipendente, coraggiosa. A fare tanto, tantissimo rumore.
E più siamo, più sarà assordante.