Perché c’è stato terremoto a Firenze e cosa dobbiamo aspettarci ora: parla il sismologo dell’Ingv
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 ha toccato le zone di Firenze e provincia intorno alle 5.10 di questa mattina. Subito dopo, un'altra scossa di magnitudo 2.8 è stata segnalata nella provincia di Forlì Cesena. La scossa ha costretto molti residenti a fuggire in strada e successivamente sono iniziati gli accertamenti per verificare se siano stati registrati danni a persone o cose.
Per il momento, però, sembra che la forte scossa non abbia causato particolari danni alle strutture. La scossa ha avuto epicentro a tre chilometri da Marradi e una profondità di 8,4 chilometri. Il paese è collocato sull'appennino tosco-romagnolo e la scossa ha spinto i residenti in strada.
"La zona nella quale è stato registrato il sisma di magnitudo 4.8 ha già una storia di eventi simili alle sue spalle – ha dichiarato a Fanpage.it il Prof. Salvatore Stramondo, direttore dell'Osservatorio Nazionale Terremoti (ONT) dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -. La sua pericolosità per quanto riguarda i terremoti è elevata. Sappiamo che la zona è altamente sismica, ma prevedere quale sarà l'evoluzione delle scosse resta impossibile.
L'epicentro del terremoto è stato registrato nei pressi di Marradi. Si tratta di un'area molto sismica? Prima di oggi si sono verificate scosse di grande intensità.
Quest'area non è nuova agli eventi sismici. Si tratta comunque di una zona che è ad alta pericolosità sismica, nel 1919 è stato registrato per esempio un terremoto di magnitudo 6.4, il cosiddetto "sisma del Mugello", uno dei più forti mai registrati tra Toscana e Romagna. Sappiamo che la pericolosità sismica è alta.
Le scosse di assestamento sono ancora in corso, quante ancora possiamo aspettarcene? Gli istituti scolastici hanno chiuso per precauzione.
È sempre difficile prevedere le scosse di assestamento. Dopo una scossa di magnitudo 4.8 ne abbiamo registrate 25 successive, ma tutte di valori fino al 3.3. Dopo un sisma forte come quello di questa mattina, è normale avere altri terremoti. Prevederne l'evoluzione però resta impossibile.
Il terremoto è stato avvertito anche in Romagna, una zona già provata dall'alluvione di pochi mesi fa. Prima dell'alluvione, il territorio ha dovuto fare i conti con le conseguenze del terremoto e questo nuovo sisma ha spaventato i residenti. Dobbiamo preoccuparci?
Quella dell'Emilia-Romagna è una zona comunque molto sismica, provata da un terremoto molto forte che è quello del 2012 e dall'alluvione di qualche mese fa. I terremoti sono comunque dovuti a un allungamento di tutto l'Appennino, c'è una distensione della catena montuosa e questo genera terremoti più o meno forti. Sappiamo che le scosse di terremoto si registrano spesso in zone dove si sono già verificate e dunque definite sismiche. Sicuramente bisogna prevenire i danni peggiori e preparasi, fare in modo di essere attenti a quelli che possono essere le conseguenze di un evento sismico.
Recentemente un fortissimo terremoto ha distrutto Marrakech, in Marocco, e diversi villaggi nelle vicinanze. Quali sono le differenze tra quella scossa e quella registrata tra Toscana ed Emilia? Esistono dei paralleli?
No, non ci sono collegamenti tra quel terremoto e quello che si è verificato in queste ore. Si tratta di due aree molto diverse, tra Toscana ed Emilia Romagna si è verificato un sisma locale di magnitudo 4.8, molto diverso da quello che ha distrutto Marrakech. Parliamo di scosse 1.000 volte meno forti di quelle registrate in Marocco. Per quanto una magnitudo 4.8 sia molto forte, dobbiamo immaginare che comunque non ha raggiunto minimamente la forza di quello che ha distrutto Marrakech.