Per Zelensky fornire armi all’Ucraina è “il miglior investimento per la stabilità del mondo”
La situazione nel Donbass è "estremamente difficile" e "tutta la forza che l'esercito russo ancora possiede è stata riversata lì per attaccare". A dirlo, nel suo consueto discorso notturno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ancora una volta ha chiesto forniture militari all'occidente affermando che "la fornitura di armi" all'Ucraina è "il miglior investimento" per la "stabilità nel mondo". Il leader ucraino ha aggiunto: "Sono grato a tutti i nostri partner. Ma lo sottolineo ancora, più a lungo durerà questa guerra, più alto sarà il prezzo per la protezione della libertà non solo per l'Ucraina, ma per tutto il mondo libero – ha proseguito -. Quindi, la fornitura di armi pesanti all'Ucraina, lanciarazzi multipli, tank, armi antinave e altre armi, è il miglior investimento per mantenere la stabilità nel mondo ed evitare molte crisi gravi che la Russia sta ancora pianificando o ha già provocato".
Zelensky ha quindi ricordato i "tre mesi" dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, lo scorso 24 febbraio, quando Vladimir Putin ha annunciato quella che per il Cremlino è una "operazione militare speciale". "Si è concluso il terzo mese della nostra difesa. È un periodo lungo – ha detto il presidente ucraino – Non era stato nemmeno ipotizzato dai nostri nemici". "Sono tre mesi di crimini di guerra degli occupanti russi. Tre mesi di attacchi, distruzione, blocchi – ha proseguito il leader di Kiev – Dobbiamo sempre ricordarci che questi tre mesi siamo sopravvissuti grazie alle decine di migliaia di imprese di tutti coloro che difendono lo stato. E al prezzo di decine di migliaia di vite di uomini e donne ucraini uccisi dagli occupanti". Zelensky ha criticato la "dichiarazione del tutto inadeguata" di ieri della Russia che avrebbe "‘rallentato' appositamente l'offensiva". "Bene – ha aggiunto – dopo tre mesi di ricerca di una spiegazione del perché non sono riusciti a spezzare l'Ucraina in tre giorni, non hanno trovato di meglio che sostenere che avevano presumibilmente pianificato di fare così".