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“Per te una Maserati a prezzo speciale”: la mail di Stellantis agli operai in cassa integrazione

Gli operai in cassa integrazione hanno reagito con sdegno al messaggio di promozionale di Stellantis che offriva loro l’acquisto di Maserati a prezzi scontati: “Non so se ridere o se piangere, io in cassa integrazione guadagno 1.180 euro al mese e queste vetture costano tra gli 80 e i 200mila euro” dice un delegato Fiom e operaio di Mirafiori.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine Il Fatto Quotidiano
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"Caro/a collega, siamo lieti di annunciarti che dal mese di settembre avrai la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici". È una mail che sa un po' di beffa quella arrivata agli operai Stellantis che lavorano sulla linea Maserati, inclusi quelli in cassa integrazione nel primo trimestre dell’anno e poi in contratto di solidarietà con riduzione dell’orario dell’80 per cento fino al termine del 2024.

"Potrai scegliere la configurazione che più preferisci sul sito maserati.it, a eccezione di Fuoriserie", viene specificato nella mail, mostrata da un operaio al Fatto Quotidiano. E poi via con l’elenco di automobili che costano a prezzo pieno almeno 80mila euro.

“Non so se ridere o se piangere, io in cassa integrazione guadagno 1.180 euro al mese e queste vetture costano tra gli 80 e i 200mila euro”, ha detto Giacomo Zulianiello, delegato Fiom e operaio delle carrozzerie di Mirafiori, al Corriere della Sera. “Neanche se accettassi l’invito dell’azienda di andare a lavorare in Polonia potrei permettermele”, ha aggiunto riferendosi alla proposta fatta da Stellantis, a fine agosto, agli operai di Mirafiori.

Come è noto gli operai torinesi, a causa della crisi di volumi, hanno visto i loro salari restringersi sempre più dopo che la crisi di Mirafiori ha quasi fermato le carrozzerie, dove si producono 500 elettrica e Maserati.

All’inizio dell’anno Stellantis aveva promesso di aumentare la produzione di veicoli negli stabilimenti italiani, con l’obiettivo di arrivare a un milione di unità all’anno. Nel primo semestre, la fabbrica ha sfornato appena 1.850 unità marchiate Maserati. E non c'è alcun segno di ripresa: al rientro dalle ferie, la linea sta lavorando un solo giorno a settimana.

“Ci aspetta uno stop quasi totale di almeno un mese, altro che Maserati. Facciamo fatica a mettere insieme il pranzo con la cena”, è l’amara conclusione di Zulianello.

La replica di Stellantis Italia

"In relazione alla e-mail ricevuta dalle colleghe e dai colleghi in Stellantis che annunciava la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni vantaggiose per sé, amici e familiari, constatiamo con sconcerto che ancora una volta una iniziativa interna è stata riportata all'attenzione dei media da fonti evidentemente vicine all'azienda, con l'obiettivo di continuare ad alimentare un sentimento di ostilità nei confronti del nostro Gruppo, danneggiando prima di tutto le persone, orgogliose di costruire auto che rappresentano l'eccellenza italiana nel mondo".

Lo ha dichiarato Stellantis Italia in una nota. "Sono stati gli stessi dipendenti Maserati – precisa l'azienda – infatti, a chiedere in più occasioni, anche in gruppi di lavoro, sconti speciali per amici o parenti che si erano rivolti a loro per una vettura. L'iniziativa è stata poi estesa all'interno del Gruppo. Già oggi Maserati offre ai propri dipendenti la possibilità di utilizzare le auto del Tridente in occasioni speciali, come i matrimoni, e sta sviluppando un programma per estendere la possibilità di avere vetture Maserati in prova anche in altre occasioni".

"Non è utile all'azienda e men che meno alle sue persone la diffusione di notizie di cui viene data una rappresentazione falsa e strumentale. Riteniamo utile invece che tutte le parti lavorino con spirito costruttivo, condizione imprescindibile per affrontare i reali problemi che il settore automotive sta vivendo in questo momento".

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