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Per sorvegliare Obama sono stati impiegati 3.200 agenti italiani

Il Presidente degli Stati Uniti incontra il capo della Polizia Alessandro Pansa per ringraziarlo per i servizi di sicurezza disposti in occasione della visita di Stato.
A cura di Redazione
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Sono stati circa 3.200 gli operatori delle Forze di Polizia posti protezione di numerosi obiettivi sensibili di Barack Obama e delle oltre 300 persone, compreso il nutrito seguito di giornalisti provenienti dagli USA, che hanno accompagnato a Roma il Presidente degli Usa e il Segretario di Stato John Kerry. La notizia è diffusa dalla Polizia di Stato che rende noto che al termine della sua visita nella Capitale, il Presidente degli Stati Uniti ha espresso il proprio apprezzamento per la professionalità dimostrata dalla Polizia italiana e la sua personale gratitudine per i servizi di sicurezza predisposti in occasione della sua due giorni romana. Prima di lasciare Villa Taverna, residenza dell’Ambasciatore USA in Italia, Barack Obama ha ricevuto il Capo della Polizia, Prefetto Alessandro Pansa, per un personale ringraziamento sottolineato da una stretta di mano.

La tutela ravvicinata del Presidente Usa è stata assicurata da un dispositivo integrato composto da personale del reparto speciale NOCS della Polizia di Stato e dagli agenti del Secret Service statunitense. L’Ufficio Ordine Pubblico del Viminale, diretto da Armando Forgione ha invece garantito il coordinamento strategico tra le strutture centrali e territoriali delle Forze di Polizia, ed ha assicurato il costante collegamento operativo con la Farnesina e gli altri enti coinvolti nella visita del Presidente Obama.

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