Per risparmiare sulle bollette costringe la moglie a vivere al freddo e razionare acqua, lei lo denuncia
Per risparmiare sui costi della bolletta, avrebbe mantenuto spento il riscaldamento di casa, razionando anche l'uso dell'acqua. A farne le spese sarebbe stata la moglie 45enne, costretta per anni a vivere in ambienti freddi e umidi. La donna ha deciso di denunciarlo per violenza privata.
Secondo quanto raccontato dalla vittima, il 58enne di Bari le avrebbe imposto un regime di vita durissimo, con acqua calda razionata anche per la doccia e il riscaldamento al minimo. Di notte, la donna era costretta a dormire con più strati di vestiti addosso e poteva lavarsi solo in determinati momenti della giornata per pochi minuti.
Il gip del Tribunale del capoluogo pugliese, Isabella Valenzi, in seguito alla denuncia, ha disposto per lui il pagamento di una multa di 450 euro con l'accusa anche di inosservanza degli obblighi di mantenimento.
Stando a quanto raccontato dalla moglie del 58enne, in casa vi erano litigi continui per l'abitudine dell'uomo di mantenere il riscaldamento spento anche nei giorni più freddi. Pur di risparmiare, l'uomo aveva sigillato gli infissi con lo scotch per evitare spifferi. Il rimedio si era rivelato però inutile.
La denuncia è scattata quando l'uomo ha imposto alla moglie una limitazione nell'uso dell'acqua, privandola di provvedere adeguatamente alla propria igiene personale. Dopo anni, la 45enne ha scelto di denunciare le angherie subite, raccontando le sue condizioni di vita alle forze dell'ordine. L'uomo è stato quindi accusato di violenza privata dalle autorità. Il legale del 58enne ha presentato opposizione contro la decisione del Tribunale.