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Per Papa Francesco in Italia si fanno pochi figli perché c’è una cultura che “privilegia cani e gatti”

Papa Francesco ha dichiarato ieri che “dobbiamo bastonare un po’ l’Italia”, perché “c’è una cultura che privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini”.
A cura di Davide Falcioni
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Stanno facendo discutere le parole pronunciate ieri da Papa Bergoglio in un discorso alla delegazione di "The Economy of Francesco" nell’Aula Paolo VI del Vaticano. Rivolgendosi ai presenti il Pontefice ha infatti detto: "Coraggio, cari amici! Coraggio! Se sarete fedeli alla vostra vocazione, la vostra vita fiorirà, avrete storie meravigliose da raccontare ai figli e ai nipoti. Vedo che ci sono alcuni bambini lì: è bello questo, in una cultura dove si privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini. Dobbiamo bastonare un po’ l’Italia!", si è lasciato sfuggire il Papa, urtando la sensibilità di tutte quelle coppie che vorrebbero avere figli ma non possono, e spesso devono decidere se sobbarcarsi gli altissimi costi della procreazione medicalmente assistita o dell'adozione.

Già lo scorso anno Francesco nel suo intervento agli Stati Generali della Natalità aveva raccontato di una donna cinquantenne che aveva incontrato, la quale gli aveva chiesto di "benedirle il suo bambino", riferendosi però al cane che teneva nella borsa. "Non ho avuto pazienza e ho sgridato la signora. Tanti bambini hanno fame e lei con il cagnolino… Queste sono scene del presente ma se non stiamo attenti questo sarà il futuro", le parole con cui il Pontefice ha ricordato l’episodio.

In Italia nel 2023 solo 379mila nuove nascite

Quello della denatalità è un serio problema per l'Italia, Paese che nel 2023 ha fatto registrare solo 379mila nuove nascite confermando una tendenza visibile da alcuni anni. Rispetto al 2022 le nascite sono diminuite di 14mila unità (il 3,6% in meno). In confronto al 2008, ultimo anno di “picco”, il calo è superiore a un terzo (-34,2%). Significa quasi 200mila nuovi nati in meno in appena 15 anni.

Stipendi bassi e precarietà: ecco le cause della denatalità (altro che cani e gatti)

Eppure secondo il report "La crisi demografica italiana: famiglia, denatalità, figli", elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, i giovani desiderano mettere su famiglia. Quello della denatalità è un problema avvertito come urgente dal 74% degli italiani (41% abbastanza urgente, 33% molto urgente) e si scontra con il desiderio di avere figli, manifestato chiaramente anche da ragazzi e ragazze: 7 su 10 ne vorrebbero almeno due, quasi un terzo tre o più. Ma quali sono allora le cause del cosiddetto "inverno demografico"? Non certo la predilezione per cani e gatti, come sostiene Papa Francesco. Esclusi i problemi di fertilità all'interno della coppia le principali ragioni della crisi della natalità vengono indicate dall’indagine negli stipendi bassi e nell'aumento del costo della vita (70%), nell'instabilità lavorativa e nella precarizzazione del lavoro (63%), nella mancanza di sostegni pubblici per i costi da affrontare per crescere i figli (59%), nella mancanza di servizi per le famiglie diffusi e accessibili a tutti (57%) e dalla paura di perdere il posto di lavoro (56%, il 61% tra le donne).

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