Per mesi il terrore dei negozianti, smantellata la banda dei tombini a Genova, anche due donne
Con l’esecuzione di due diverse ordinanze di custodia cautelare, i carabinieri hanno smantellato nelle scorse ore la cosiddetta banda dei tombini che per mesi aveva imperversato a Genova diventando il terrore dei negozianti, nonostante i video delle telecamere che immortalavano le azioni. Otto in tutto le persone coinvolte tra cui due donne: la più grande ha 55 anni mentre la più giovane 23. In manette sono finite sei persone, destinatarie della misura cautelare in carcere, mentre per altre due è scattato il divieto di dimora.
I membri del gruppo sono accusati a vario titolo di numerosi furti in esercizi commerciali del capoluogo ligure compiuti tra i mesi di ottobre e dicembre 2024. La tecnica era sempre la stessa e prevedeva il metodo della cosiddetta “spaccata” utilizzando tombini o altre grate metalliche posizionati in strada a poca distanza dall’attività presa di mira.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri durante le indagini, i soggetti indagati si dividevano spesso in gruppetti di due o tre persone e in alcuni casi agivano anche individualmente, prendendo di mira numerosi bar, ristoranti e rivenditori commerciali del comune di Genova, in particolare del Centro storico, e di Arenzano.
Dopo aver infranto vetrine e porte per accedere all’interno dei locali, incuranti dei danni ingenti, i ladri arraffavano denaro e ogni altro oggetto di valore e scappavano a piedi o anche a bordo di autobus. In una notte potevano colpire anche due, tre volte, spartendosi in qualche occasione il bottino. Il gruppo aveva fatto sparire almeno 15mila euro solo di denaro contante oltre a vari prodotti in vendita tra cui alcolici e tablet.
I numerosi colpi che si erano susseguiti nel tempo avevano creato particolare allarme nel territorio facendo scattare sia un’indagine approfondita, coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova, sia un controllo capillare del territorio.
I militari dell’Arma infatti hanno analizzato le immagini delle numerose telecamere di videosorveglianza installate nelle zone riuscendo infine a individuare gli autori. Nel frattempo i numerosi servizi di osservazione in borghese hanno permesso di arrestare in flagranza uno degli appartenenti alla banda e denunciare altri due soggetti, non colpiti dal provvedimento cautelare, dopo un furto avvenuto ad Arenzano a fine dicembre scorso.