Per l’Oms la pandemia di Covid finirà quando sarà vaccinato il 70% della popolazione mondiale
Quando finirà la pandemia di Covid-19? Prima bisognerà vaccinare almeno il 70% della popolazione mondiale. Lo ha detto il direttore regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della Sanità, HansKluge in una intervista rilasciata ad AFP a Copenhagen. Un traguardo ancora lontano, come ha sottolineato l'esperto che ha anche criticato la campagna di vaccinazione nel Vecchio Continente, definendola "troppo lenta. Non pensate che la pandemia di Covid sia finita – ha ribadito -. Il nostro migliore amico è la velocità, il tempo sta lavorando contro di noi, la campagna va ancora troppo lenta. Dobbiamo accelerare, dobbiamo aumentare il numero di vaccini". Nei 53 Paesi e territori che compongono la regione europea dell'Oms, inclusi diversi Stati in Asia centrale, il 26% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid. Nella sola Ue il 36,6% della popolazione è stato vaccinato con almeno una dose e il 16,9% ha terminato il ciclo vaccinale.
Dunque, bisogna fare una vera e propria corsa contro il tempo. A preoccupare sono in questa fase soprattutto le varianti, in particolare l'alto livello di contagiosità di quelle indiana e inglese del Covid-19. "Sappiamo per esempio che la B1617 (variante indiana) è più trasmissibile della variante B117 (variante britannica) che a sua volta era più contagiosa del virus iniziale", ha aggiunto. La variante indiana, nello specifico, è stata individuata in 27 dei 53 paesi della regione europea, dove tuttavia il numero di nuovi casi e decessi è diminuito per la quinta settimana consecutiva, raggiungendo i livelli più bassi da metà ottobre. Ed anche nel resto del mondo il trend è in miglioramento, dal momento che si è registrato un calo delle nuove infezioni per la quarta settimana consecutiva. A maggior ragione, le persone dovrebbero usare ora maggior cautela. "Non si deve pensare che dopo aver ricevuto la prima o seconda dose di vaccino la pandemia è finita. Non concediamo altro tempo al Covid-19. Per questo dobbiamo accelerare ulteriormente la campagna di vaccinazione". Infine, Kluge ha anche bacchettato i paesi Europei per non aver mostrato la necessaria solidarietà ai paesi più poveri: "Non è accettabile che alcuni Paesi inizino a vaccinare la parte più giovane e sana della popolazione, mentre altri nella nostra regione non hanno ancora coperto tutti gli operatori sanitari e le persone più vulnerabili", ha concluso.