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Emergenza lavoro

“Per lavorare ho ignorato tutti i miei diritti: ora ho 71 anni e sono senza contributi né pensione”

Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di una donna di 71 anni che racconta la sua esperienza nel mondo del lavoro: “La realtà è questa anche ora nel 2022: si sfruttano sempre le persone che per bisogno si piegano a compromessi inaccettabili”.
A cura di Redazione
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Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di una donna di 71 anni che risponde alle diverse storie di lavoratori della ristorazione che abbiamo raccontato nei giorni scorsi.

Anche lei ha voluto raccontare la sua esperienza, quella di una ragazzina che ha iniziato a lavorare subito dopo la licenza media.

"Sveglia alle 6 di mattina, col freddo dei mesi invernali a spazzare i marciapiedi, sgrassare i ventilatori della cucina dall’esterno, poi a pulire i bagni", racconta, ricordando che non aveva un contratto, ma si era fidata delle persone sbagliate.

"La realtà è questa anche ora nel 2022: si sfruttano sempre le persone che per bisogno si piegano a compromessi inaccettabili".

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Salve,

vedo ora le rimostranze di alcuni giovani, che quale parlano di schiavitù quando si riferiscono al lavoro svolto in albergo.

Vorrei, per come mi riesce, raccontare quanto ho dovuto subire per riscattare la condizione di povertà nella quale mi trovavo.

Dopo la licenza media sono stata ingaggiata senza un contratto di lavoro, senza contributi, sull'onda emotiva di un legame di parentela che non mi ha tutelata, ma sfruttato la necessità.

Sveglia alle 6 di mattina, col freddo dei mesi invernali a spazzare i marciapiedi, sgrassare i ventilatori della cucina dall’esterno, poi a pulire i bagni, la vasca e i piatti per metterli nella lavastoviglie.

Verso le 10 di sera esausta, senza la possibilità di una doccia, stramazzavo nel vero senso della parola…sfinita. Poi crescendo ho frequentato la scuola alberghiera, pensando tra me che forse avrei avuto una mia qualifica e sarei stata rispettata per questo.

Non fu così. A parte qualche datore di lavoro con un po' più di rispetto per chi lavora.

Mi ritrovo a 71 anni senza contributi versati. Mi direte sei stata poco avveduta, sì, è vero, l'ignorare i propri diritti non è giustificato.

La realtà è questa anche ora nel 2022: si sfruttano sempre le persone che per bisogno si piegano a compromessi inaccettabili. Ho poi cambiato settore, ma i contributi non sono stati sufficienti. Non percepisco neanche la pensione sociale.

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