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Per l’Alcoa c’è ancora speranza: spunta la multinazionale Glencore

Gli svizzeri hanno manifestato un interessamento verbale per l’acquisizione dello stabilimento sardo, vicinissimo alla chiusura. Tuttavia non c’è ancora nessun impegno scritto, per cui saranno necessari altri incontri. Nel frattempo, gli operai hanno protestato davanti al ministero dello Sviluppo economico.
A cura di Biagio Chiariello
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Per l'Alcoa c'è ancora speranza: spunta la multinazionale Glencore

E' da poco terminato l'incontro «costruttivo» tra il governo, la Regione Sardegna e la Provincia del Sulcis-Iglesiente e i vertici della società Glencore in merito al caso dello stabilimento dell'Alcoa. La multinazionale svizzera Glencore ha manifestato un interesse verbale per rilevare l'impianto sardo di Portovesme, ma ha chiesto una settimana di tempo per poter parlare con i vertici dell'azienda. Un nuovo incontro è previsto per il 5 settembre. Lo rivela una nota del ministero dello Sviluppo economico, nella quale viene precisato che  la Glencore ha chiesto «chiarimenti in merito alle condizioni di contesto, come costo dell'energia, condizioni infrastrutturali e ambientali e il Governo, la Regione e la Provincia hanno fornito le informazioni richieste. Su questa base Glencore si è riservata di fornire le proprie valutazioni entro una settimana. I rappresentanti delle istituzioni hanno sollecitato dunque Glencore a completare nei tempi previsti questa prima fase».

Per gli operai sardi dell'Alcoa non si spegne dunque la speranza di salvare la fabbrica sarda di alluminio, la più importante d'Italia. Eppure, anche oggi si sono sfiorati momenti di tensione con la protesta di alcuni operai che hanno "assaltato" il Ministero dello Sviluppo Economico, arrampicandosi sui cancelli di ingresso del dicastero di Passera. Un sindacalista, nel tentativo di farli scendere, si è sentito male ed è stato soccorso dai vigili del fuoco. Proteste che vanno ad aggiungersi a quelle dei giorni scorsi (dal blitz all'aeroporto di Cagliari ai tuffi degli operai nel porto del capoluogo sardo). Contemporaneamente, oltre all'incontro dei vertici di governo e Glencore, lo stesso ministero dello Sviluppo economico ha tenuto una riunione con gli Enti locali al termine della quale sono stati assicurate tutele per gli stessi dipendenti Alcoa e quelli dell'indotto: «Governo e Regione – informa una nota del dicastero – hanno concordato le modalità per mettere in sicurezza i lavoratori dell'Alcoa e dell'indotto. L'esecutivo e la Regione Sardegna hanno confermato quanto sottoscritto negli accordi del 27 marzo e dell'11 aprile in materia di cassa integrazione straordinaria per i dipendenti Alcoa e hanno convenuto – si legge ancora nella nota – che saranno assicurate adeguate forme di tutela anche per i lavoratori dell'indotto».

La multinazionale americana, attuale titolare dello stabilimento  progetta di chiudere l'Alcoa di Portovesme entro il 3settembre, a meno che non si trovi un acquirente. La procedura di dismissione richiede comunque circa tre mesi. In caso di chiusura, sarebbero in migliaia a perdere il posto di lavoro. Per altro, i destini di questi ultimi si incrociano con quelli dei circa 500 a rischio nella miniera Carbosulcis, che si trova sempre nella stessa area in Sardegna, 70 chilometri più a sud.

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