Per il tribunale di Torino non esistono due mamme: “Per lo Stato sono solo una loro amica”
Trofarello, cittadina della seconda cintura torinese. Claudia e Antonella abitano in un bell'appartamento con un soggiorno luminoso esposto sui due lati. Sul pavimento alcuni giocattoli annunciano la presenza di due bambini, nati nel novembre del 2021, in piena pandemia.
"All'ospedale di Moncalieri ci hanno trattato benissimo – racconta a Fanpage.it mamma Claudia – hanno consentito ad Antonella di stare con noi anche per la notte. Hanno messo anche il doppio cognome sul braccialetto dei bambini", dice Antonella, che poi sorride al pensiero di quello che è successo dopo.
"Per la registrazione – prosegue Claudia – all'ospedale ci hanno consigliato di andare in Comune, a Trofarello. Ci hanno spiegato che non potevano registrarmi come mamma dei bambini – spiega Antonella – e poi ci hanno mandato una raccomandata con la spiegazione tecnica".
L'unica mamma dei due bimbi, per lo Stato, rimane soltanto Claudia. "Mia mamma – racconta Antonella – è contentissima. Li porta in giro, sta tantissimo tempo con loro. Alla ludoteca hanno capito, la nonna però per lo Stato è un'estranea. Io sono considerata niente, un'amica di famiglia".
"Abbiamo addirittura battezzato i bambini in chiesa, il prete è stato stupendo, ci ha chiamate mamma e mamma in chiesa – Claudia in questo passaggio si emoziona – ho la pelle d'oca al ricordo. Noi ci siamo anche sposate in Comune, a Trofarello. Il sindaco dell'epoca era stato splendido, si era anche commosso".
Così Antonella e Claudia fanno causa al Comune di Trofarello supportate dall'Associazione Luca Coscioni, che ha fornito loro assistenza legale pro bono. Claudia e Antonella vogliono che quest'ultima sia registrata anche lei come mamma dei due gemelli, e perdono in primo grado. Ricorrono in appello e anche la Corte d'Appello dà loro torto, condannandole a pagare le spese processuali per 4857,41 euro.
Le due Mamme di Trofarello non si disperano e hanno chiesto una dilazione del pagamento, che il Comune sembra essere disponibile a concedere, e hanno attivato una raccolta fondi, ma al di là del pagamento delle spese processuali, il prossimo passo è di Antonella, che ha già deciso che li adotterà: "E' l'ultima spiaggia – spiega – ma è un percorso lungo. Potremmo anche trovare una persona avversa che mi giudichi inadatta a essere madre".
Ma le novità non finiscono qui. I bimbi sono stati concepiti in Spagna. "C'erano moltissime coppie italiane – racconta Claudia – ho dovuto fare una terapia ormonale dopo un primo tentativo fallito nel novembre 2020 e la volta successiva abbiamo scelto di impiantare due embrioni. Avevamo paura di perdere il bambino se fosse stato uno solo, e invece è andato tutto benissimo. Ci sono altri 4 embrioni congelati in Spagna".
Alla domanda se avranno altri figli non rispondono direttamente. Ridono tra loro, si guardano. "Vedremo – dicono – già con due è impegnativo. Vedremo".