Per i neogenitori un prestito fino a 10mila euro per i bebè
In arrivo il Fondo di sostegno alla natalità, che potrà arrivare anche 10mila euro, da restituire in 7 anni, e rappresenterà un aiuto concreto alla maternità. Il decreto di giugno che lo aveva istituito è approdato in Gazzetta Ufficiale, e sarà presto operativo. La misura è una novità della legge di Stabilità del 2016, per la quale sono stati stanziati 14 milioni di euro per l'anno 2017, 24 milioni di euro per l'anno 2018, 23 milioni di euro per l'anno 2019, 13 milioni di euro per l'anno 2020 e 6 milioni di euro annui per il 2021. Lo Stato in pratica sosterrà i neogenitori che hanno bisogno di ricorrere a un prestito, ma che non possiedono abbastanza garanzie per richiederlo.
Come funziona?
La garanzia statale coprirà il 50% degli importi erogati per esempio 5 mila euro su 10mila. Il Fondo subentrerà se il beneficiario del finanziamento non riuscirà a versare il dovuto entro 90 giorni. Poi lo Stato cercherà di recuperare le somme anticipate, nei 7 anni successivi. Verrà applicato un tasso fisso che non potrà andare oltre il Tasso effettivo globale medio sui prestiti (Tegm), così come pubblicato ogni tre mesi dal ministero delle Finanze. Gli interessati potranno fare domanda in via telematica alle banche convenzionate che prima di erogare il prestito verificheranno presso l'ente gestore i requisiti e la disponibilità delle risorse. Verrà probabilmente istituita una piattaforma apposita sul sito dell'Inps. Si dovrà comunque attendere una circolare del Dipartimento della Famiglia che gestirà il fondo in collaborazione con l'Anac.
A chi è rivolto?
Possono richiederlo le coppie o i single con uno o più figli nati nati o adotatti a partire dall'1 gennaio 2017, finché i piccoli non compiono il terzo anno di età. Possono richiederlo anche soggetti che esercitano la potestà genitoriale. Nei casi di affido condiviso potrà essere richiesto un solo sostegno al prestito.
Le persone che possono ottenere i finanziamenti garantiti devono avere la residenza in Italia e cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell'Unione europea. Oppure devo possedere un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo nel caso in cui si tratti di genitori extracomunitari che risiedono in Italia.