Per i legali della famiglia Kercher i 16 anni condanna per Rudy Guede sono pochi rispetto al delitto
"Rudy Guede ha fatto la sua corsa, quello che l'ordinamento penitenziario gli permette" ma c'è da dire che "da un punto di vista morale, della giustizia concreta e effettiva, evidentemente la pena che ha scontato è molto bassa rispetto alla tragicità dell'evento": questo il commento all'Ansa dell'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Meredith Kercher alla notizia dello sconto di pena per l'ivoriano, condannato per omicidio in concorso nel caso della studentessa uccisa a Perugia. "Rudy era in affidamento in prova – ha detto il penalista -, la liberazione anticipata e la riduzione della pena è una questione matematica su cui c'è poco da dire. Magari, appunto, c'è da fare una valutazione generale sulla effettiva pena scontata ma è più che altro morale rispetto al fatto e alla gravità dell'omicidio".
Le parole del legale di Rudy Guede
Il difensore di Guede, l'avvocato Fabrizio Ballarini, ha avanzato e ottenuto la richiesta di concedere 45 giorni di sconto sul fine pena che sarebbe arrivato il 4 gennaio 2022. "La condanna lo ha segnato e lo ha cambiato in meglio. Ha seguito un percorso di riabilitazione e rieducazione eccellente tanto che, ogni volta che abbiamo presentato richiesta di benefici, gli sono sempre stati riconosciuti" sono le parole di Ballarini.
Il delitto di Perugia
La notte tra il 1 e il 2 novembre del 2007 a Perugia fu uccisa Meredith Kercher, 21 anni, studentessa inglese all’Università per stranieri del capoluogo umbro. Le accuse furono subito indirizzate nei confronti della coinquilina, Amanda Knox, e dl fidanzato, Raffaele Sollecito. Questi a loro volta tirarono in ballo Rudy Guede. I tre furono processati con l’accusa di concorso in omicidio e, l’ultimo, anche per il reato di violenza sessuale. Amanda e Raffaele furono assolti. Guede, dopo la scelta dell’abbreviato, condannato a 16 anni di reclusione per i reati di violenza sessuale e concorso in omicidio con ignoti.
Sollecito: "Resta l'amarezza che non si sia mai pentito"
Raffaele Sollecito ha commentato così la liberazione anticipata concessa a Rudy Guede. "Non discuto sulla pena perché la condanna era quella, e tutti rispettiamo la legge -ha detto all'ANSA – Resta l'amarezza soprattutto per me, che tramite le sue bugie stavo rischiando di scontare una pena per un qualcosa che non mi sono mai sognato nemmeno di pensare".