Per FDI i morti dell’alluvione nelle Marche erano “nel posto sbagliato al momento sbagliato”
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Secondo Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli D'Italia nel Consiglio Regionale delle Marche, le vittime dell'alluvione del 15 settembre si trovavano "nel posto sbagliato al momento sbagliato".
A poco meno di un mese dal drammatico evento che ha causato la morte di 12 persone, e mentre proseguono ancora le ricerche della 56enne Brunella Chiù, trascinata via dal fiume Nevola, l'esponente di FDI è intervenuto ieri in aula durante la riunione straordinaria convocata per fare il punto sull'alluvione.
Ciccioli, tuttavia, ha fornito una ricostruzione dei fatti che ha scatenato una vera e propria bagarre:
"Ho ricostruito le vicende delle vittime. A Casine di Ostra è deceduto un anziano 80enne. I familiari, che abitano al piano di sopra, erano andati a chiamarlo, ma lui aveva risposto che sarebbe rimasto a casa sua e così non è salito. Dopo un po’ l’acqua ha esondato in maniera drammatica e l’uomo ha perso la vita. Anche per quanto riguarda la mamma farmacista che purtroppo ha perso il bambino (Mattia Luconi, ndr): la donna era uscita insieme a una collega, ma poi per motivi diversi si sono divise. Una si è fermata a fare una commissione mentre l’altra si è trovata al momento sbagliato nel posto sbagliato: una cosa terribile, ma è come quando uno passa nel luogo dell’esplosione".
Ciccioli ha quindi proseguito parlando dei fatti di Barbara: "Sono tre persone. Una madre, una figlia e il figlio. Funziona così: madre e due figli vanno verso la macchina, il figlio si scorda una cosa a casa, le due donne rimangono in macchina. La macchina viene ritrovata a 5 chilometri, quello che risale in casa non trova più l'auto quando riscende e sopravvive attaccandosi a un albero".
Quindi la chiosa dell'esponente di FDI: "È giusta la prevenzione e l'allarme, anticiparlo è molto complicato soprattutto in case coloniche, ma ancora più importante è la prevenzione globale per far sì che le case non siano costruite sul letto del fiume".
La Procura di Ancona indaga per inondazione colposa e omicidio colposo plurimo
Le parole di Ciccioli hanno suscitato non poche polemiche perché sembrano assolvere le istituzioni da ogni eventuale responsabilità, attribuendole invece alle vittime stesse e alla loro imperizia o sfortuna.
In realtà la Procura di Ancona potrebbe non essere dello stesso avviso: è stata infatti aperta un'inchiesta per inondazione colposa e omicidio colposo plurimo ed è stata acquisita tutta la documentazione necessaria ad appurare eventuali responsabilità.
PD: "Da Ciccioli un'offesa alle vittime"
In attesa che venga fatta chiarezza il PD ha criticato le parole di Ciccioli: "È stata un'offesa gratuita alle vittime dell'alluvione del 15 settembre, una vergognosa ricostruzione dei fatti, in cui gli unici responsabili sembrano essere le vittime stesse, colpevoli, a suo dire, di essersi trovate al posto sbagliato nel momento sbagliato", hanno affermato i consiglieri del Pd. "
Ho solo descritto una serie imprevedibile di tragici eventi per esprimere cordoglio e per ricordare una ad una le vittime", si è giustificato il capogruppo di FdI, Ciccioli, per precisare il senso del suo intervento.