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Peppino Fappani rimasto ferito nell’attacco dello squalo in Egitto: “Ha nuotato verso Di Gioia per aiutarlo”

Il 69enne Odontotecnico di Soncino ha nuotato verso Gianluca Di Gioia ma è stato morso alle braccia e alle gambe. Il connazionale è deceduto mentre lui ha riportato ferite non gravi.
A cura di Antonio Palma
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Quando lo squalo ha attaccato Gianluca Di Gioia in Egitto, Peppino Fappani ha nuotato verso di lui per soccorrere il connazionale ed è rimasto ferito a sua volta. È questa la prima ricostruzione della tragedia avvenuta oggi nel Mar Rosso, al largo di a Marsa Alam, dove uno squalo ha ucciso il sub 49enne originario di Roma ma residente in Francia e ferito Peppino Frappani, 69enne odontotecnico cremonese residente a Soncino.

Il sessantanovenne, così come Gianluca Di Gioia, era in vacanza con la famiglia in Egitto e condivideva con lui la passione per le immersioni subacquee anche se non lo conosceva di persona. Fappani era nei pressi del pontile dell'Hotel Sataya quando si è accorto dalle urla che il connazionale era stato attaccato dallo squalo ed era in forte difficoltà.

"Eravamo lì per fare snorkeling. Gianluca Di Gioia era già in acqua quando si è avvicinato lo squalo che lo ha attaccato. Peppino è stato morso alle braccia e alle gambe" ha raccontato la moglie a una parente in Italia, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. "Gridava aiuto, c’erano li anche la moglie e il figlio. Lui è andato verso di lui per aiutarlo, c’era lo squalo che lo stava assalendo e ha assalito anche lui" ha confermato a Repubblica la figlia di Fappani. Entrambi sono stati poi soccorsi, portati a riva e infine trasferiti in un ospedale di Port Ghalib ma per Gianluca Di Gioia non c'è stato nulla da fare.

Fappani, originario di Genivolta ma residente a Soncino, sempre provincia di Cremona, dove abita da tempo e dove esercita la professione di odontotecnico nel suo studio, è ora ricoverato in Egitto ma le sue condizioni non destano preoccupazioni e potrebbe essere dimesso a breve, già nelle prossime ore. Secondo i familiari dell'uomo, lui e il connazionale deceduto erano in una zona balneabile a differenza di quanto affermato dalle autorità egiziane. "L' attacco dello squalo" ai turisti italiani è avvenuto "in acque profonde al di fuori della zona di balneazione" aveva affermato infatti il ministero dell'Ambiente egiziano annunciando però la chiusura alla balneazione di tutta la zona per due giorni.

Lo stesso Ministero egiziano fa sapere che Procura di Qusair ha aperto un’inchiesta per chiarire le circostanze dell’incidente ed è stata predisposta una commissione in coordinamento con il governatorato del Mar Rosso e gli altri enti competenti per indagare sulle cause dell’incidente.

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