Pensionato suicida: l’Inps aveva chiesto la restituzione della pensione
Un pensionato 74enne si è suicidato a Bari: l'Inps gli aveva chiesto di restituire parte della pensione. L'uomo aveva ricevuto nei giorni scorsi una lettera dall'istituto di previdenza con la quale si chiedeva la restituzione di 5mila euro in rate da 50 euro al mese: per un errore di calcolo, il pensionato aveva percepito una somma maggiore rispetto a quella che avrebbe dovuto realmente ricevere. Il fratello della vittima ha riferito che il 74enne non dormiva più, dal giorno in cui aveva ricevuto la lettera, e temeva di non riuscire a pagare il debito. Ieri, intorno alle 12, l'uomo si è tolto la vita buttandosi dal balcone di casa sua, situata al quarto piano di un edificio di Bari.
Ucciso dalla paura dei debiti
Il pensionato che si è suicidato ieri a Bari percepiva una pensione sociale di 450 euro e un'altra di 250 euro per il lavoro svolto all'estero. Molti anni fa, infatti, il 74enne aveva lavorato come operaio in Germania e in Olanda. La lettera dell'Inps è arrivata a ridosso di Natale: l'istituto aveva corrisposto indebitamente cinquemila euro, e, per compensare l'errore di calcolo, l'uomo era costretto a restituire la somma con rate di 50 euro al mese.
L'anziano, celibe, viveva in un appartamento con il fratello. Da giorni non riusciva a dormire, in quanto era terrorizzato dall'idea di non riuscire a pagare il debito, arrivando a temere anche di perdere la casa. I medici gli avevano somministrato diversi tranquillanti, ma la lettera ricevuta dall'Inps lo ha spinto ad un gesto estremo: ieri il 74enne si è buttato dal suo balcone, e a scoprire il cadavere è stato proprio suo fratello, mentre usciva sul terrazzino per stendere il bucato. Il pensionato, caduto dal quarto piano, è morto sul colpo.