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Pensionata bloccata in aeroporto per giorni per colpa del pappagallo: “È stato un incubo”

Al ritorno dalle vacanze la donna pensava di poter utilizzare la stessa compagnia aerea presa anche all’andata ma ai controlli l’hanno fermata informandola che i pappagalli sono sulla lista degli animali a cui non è consentito volare su un aereo.
A cura di Antonio Palma
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Una pensionata statunitense di 81 anni è rimasta bloccata per giorni in aeroporto a causa del suo pappagallo, un animale da compagnia che la donna definisce il suo animale di supporto emotivo. La donna, Maria Fraterrigo, infatti lo aveva portato con lei in vacanza a Porto Rico ma, al momento di ritornare a casa, la compagnia aerea le ha comunicato che vi era stato un errore e che l’animale non poteva salire a bordo.

Dopo essersi fatta prenotare il volo dal figlio, la signora sabato scorso si è presentata regolarmente all’aeroporto di San Juan per arrivare a New York col suo pappagallo Plucky pensando di poter utilizzare lo stesso vettore preso anche all’andata. Un agente della Frontier Airlines però l'ha fermata informandola che i pappagalli sono sulla lista degli animali a cui non è consentito volare su un aereo.

“Mi hanno detto che se volevo partire dovevo sbarazzarmi di lui ma è con me da venti anni e non mi libererò mai del mio pappagallo" ha detto la donna, ricordando: “Mi ha aiutato ad andare avanti, parlandomi e facendomi ridere quando ero giù dopo la mote di mio marito".

Per quattro giorni la donna quindi è rimasta sospesa in una sorta di limbo con la vacanza finita e nessun aereo con cui partire. "Mi sono sentita abbandonata. La mia medicina è a casa, avevo la visita dal medico, tutto. È stato un incubo", ha detto la donna.

La compagnia aerea le ha detto che era stato un loro errore quando è partita e che non avrebbe mai dovuto permetterle di portare l'uccello fin dall'inizio. Suo figlio, che aveva prenotato il biglietto aereo, afferma di non essere mai stato informato che ci fossero esclusioni riguardo alle tipologie di uccelli che i passeggeri potevano portare. Il sito web della compagnia però afferma che è consentito trasportare "piccoli uccelli domestici" sui voli all'interno degli Stati Uniti, ma non sono accettati uccelli di grandi dimensioni come pappagalli o cacatua.

Per quattro giorni la situazione è rimasta in sospeso, finché Frontier Airlines non ha ceduto, prenotandole un altro volo partito mercoledì sera con il pappagallo a bordo in un trasportino approvato dalla compagnia.

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