Pensa di essere incinta e confessa il tradimento. Ma era un errore dei medici
Lui, lei e l’altro. E un bambino che lui non avrebbe potuto avere. Sono questi gli “elementi” di una storia che arriva da Modena e che ha portato alla rottura di una coppia e anche a un risarcimento, da parte di un laboratorio di analisi, di ben 15mila euro. Un risarcimento ottenuto dalla lei della storia, una donna che in seguito a un malore si era sottoposta a dei controlli medici. Il referto era chiaro: aspettava da tre mesi un bambino. Lei quel figlio lo voleva e infatti il problema era un altro: il suo compagno – che era sterile – con questa gravidanza avrebbe necessariamente scoperto l’esistenza dell’“altro”. E così la donna ha deciso di confessare al compagno il tradimento. Una decisione che, com’era prevedibile, ha portato alla rottura della coppia che, a quanto pare, era anche prossima alle nozze.
Ma la donna non aspettava nessun bambino – Ma la storia che arriva da Modena non finisce qui: la “lei”, infatti, aveva sì un amante ma da questo non aspettava nessun bambino. La donna non era davvero incinta: uno scambio di analisi aveva fatto sì che il laboratorio al quale si era rivolta le consegnasse un referto errato. Insomma: lei aveva confessato al compagno un tradimento per via di un bambino che in realtà non era mai esistito. Ed è a questo punto che la donna ha fatto in modo da essere quantomeno risarcita dai responsabili dell’errore. E in effetti, come si diceva, ha ottenuto dal laboratorio di analisi 15mila euro. Soldi che però non faranno sicuramente cambiare idea al compagno tradito.