Peggiorano le condizioni della bimba non vaccinata con il tetano: ora è intubata e incosciente
E' entrata in ospedale con un ginocchio sbucciato coperto da un cerotto. Camminava autonomamente e nulla avrebbe fatto presagire quello che sarebbe accaduto di lì a poche ore: prima la diagnosi di tetano, poi un graduali peggioramento delle sue condizioni. Maria (nome di fantasia) è ora ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell'ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento di Verona. La piccola, che vive a Povegliano, ha 10 anni e sta disperatamente lottando contro la malattia contratta dopo una semplice caduta mentre giocava all'aperto. I genitori, convinti no vax, avevano deciso di non sottoporla al vaccino contro il tetano, una scelta che però si è rivelata la peggiore possibile e ora rischia di costare la vita alla bimba: dalla ferita, apparentemente banale, si è infatti diffuso nel suo organismo il batterio Clostridium tetani compromettendo giorno dopo giorno le sue funzioni vitali. Arrivata con le proprie gambe, la bambina ora è intubata perché non può respirare autonomamente, è inoltre priva di coscienza e sottoposta a continui drenaggi. Vive solo grazie all'ausilio delle macchine e alla professionalità dei medici che l'hanno in cura.
Nella speranza che le terapie siano efficaci e la bambina possa presto tornare a casa pienamente ristabilita sulla vicenda indaga la Procura di Verona: Angela Barbaglio, procuratore capo, ha già iniziato ad esaminare le carte per verificare se esistano i presupposti per un'azione penale nei confronti dei genitori della piccola, che non hanno vaccinato contro il tetano né lei né la sorellina nella convinzione – del tutto errata – che fosse sbagliato farlo. "Bisogna stare attenti a misurare ogni movimento, con la massima comprensione per il profilo umano", Dice a L'Arena il magistrato, "dall'altra parte però è chiaro che un caso del genere non può passare inosservato, si tratta di una vaccinazione obbligatoria, prevista dalla nostra legislazione".