Pedofilia: condannato a 5 anni di carcere don Paolo Glaentzer. Sorpreso in auto con bimba di 10 anni
Quattro anni e quattro mesi di carcere: è la condanna emessa dal Tribunale di Prato per don Paolo Glaentzer, l'ex prete della chiesa di San Rufignano a Sommaia di Calenzano (Firenze), imputato in un processo in rito abbreviato per violenza sessuale su una bambina di 10 anni. Il gup ha stabilito anche un risarcimento di 50mila euro per la minore. Nessun risarcimento, invece, per i genitori della bambina. La Procura di Prato aveva chiesto 5 anni.
Don Glaentzer è stato tratto in arresto il 23 luglio 2018 e si trova agli arresti domiciliari. Era stato sorpreso da un passante mentre di sera era in auto insieme a una bimba: il passante aprì uno sportello della vettura e fece allontanare la bimba. Seguì un parapiglia, altri passanti vennero a colluttazione col prete. La situazione venne interrotta con l'arresto del sacerdote da parte dei carabinieri fatti intervenire nel frattempo.
Negli scorsi mesi le indagini hanno tentato di fare luce su altre eventuali violenze del sacerdote ai danni di altri minori. Nessun caso è però emerso e il prete ha ‘candidamente’ confermato – durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip – tre/quattro episodi nei confronti della stessa bambina ("credevo che la ragazza avesse 14-15 anni", è stata la sua difesa). Fin dall’inizio della terribile vicenda, si erano accesi i riflettori sulla famiglia della vittima, una famiglia disagiata, con problemi anche economici, seguita dai servizi sociali e a cui erano stati allontanati già i figli per ‘incapacità genitoriale’. Dopo aver riottenuto l'affidamento, però, nel gennaio del 2018 le autorità avevano riportato l’attenzione sulla famiglia della bimba chiedendo di nuovo l’allontanamento dei tre minori. La richiesta sarebbe stata al vaglio del tribunale dei minori quando don Paolo Glaentzer è stato sorpreso in macchina con la bimba da un residente insospettitosi dopo aver visto i due allontanarsi nel buio alle 22. Il padre della piccola ha raccontato di non essersi mai reso conto che il sacerdote, da sempre presente in casa sua, avesse molestato la sua figlia.