Paura al Santobono di Napoli, il direttore: “C’è stato un corto circuito. Medici eroici”
All'ospedale Santobono di Napoli tanta paura, nessun danno. E soprattutto, gli 8 bambini ricoverati in terapia intensiva sono sani e salvi. Il personale medico e gli infermieri hanno evitato il peggio intervenendo tempestivamente, domenica pomeriggio, quando tra le 15.30 e le 16.00 i respiratori della terapia intensiva neonatale si sono spenti. Ma "nessun errore umano", spiega a Fanpage.it il direttore sanitario dell'ospedale Santobono di Napoli Enrico De Campora, ha generato la pericolosa situazione di blackout di entrambi gli impianti nel reparto rinnovato da meno di un anno.
"Verosimilmente – afferma – Si è trattato di un corto circuito". Il personale medico e paramedico, addestrato alle emergenze, ha rianimato a mano i bambini nell'attesa che il guasto fosse riparato e potessero ripartire i macchinari. E' stata comunque aperta un'inchiesta sull'accaduto, e lo stesso De Campora asserisce: "Vogliamo andare in fondo alla questione, per questo abbiamo chiamato un consulente esterno per aumentare i livelli di sicurezza e comprendere le ragioni tecniche di quanto successo".
Di certo, il servizio tecnico è stato molto veloce perché in 20-25 minuti ha ripristinato la corrente elettrica. "In casa – scherza il direttore – avremmo passato un paio di giorni al buio". Anche la ditta produttrice, adesso, è interessata a capire, "c'è una convergenza di interessi", aggiunge. Di una cosa il dottor De Campora è certo: "Senza medici e infermieri non saremmo qui a parlarne con serenità".
"Facciamo solo il nostro lavoro, come tutti i giorni", si schermisce qualche medico in terapia intensiva. Medici tutti i giorni. Qualche volta, eroi.