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Tragedia del Natisone

Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar: chi sono i ragazzi travolti dalla piena del Natisone

Sono stati trovati i corpi senza vita di Patrizia Cormos, 20 anni, e Bianca Doros, 23 anni, le due ragazze disperse nella piena del Natisone. Ancora in corso le ricerche di Crstian Casian Molnar, 25enne di origini rumene ultimo disperso non ancora ritrovato. I tre avevano organizzato la scampagnata sul greto del fiume per festeggiare un esame.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Da sinistra Crstian Casian Molnar, Patrizia Cormos e Bianca Doros
Da sinistra Crstian Casian Molnar, Patrizia Cormos e Bianca Doros
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Si chiamano Patrizia Cormos e Bianca Doros e Cristian Casian Molnar i tre ragazzi travolti dalla piena del fiume Natisone ingrossato anche dalle piogge abbondanti in Friuli Venezia Giulia. I tre amici si trovavano insieme lungo il greto del fiume Natisone per una giornata di relax dopo un esame sostenuto quella mattina da Patrizia Cormos, 20 anni, iscritta all'Accademia di Belle Arti.

Bianca Doros, 23 anni, aveva origini rumene ma viveva in Italia con la famiglia mentre Cristian Casian Molnar era residente in Romania, ma era arrivato nel nostro Paese pochi giorni fa dopo aver fatto visita al fratello in Austria. I corpi senza vita delle due ragazze sono stati trovati nella giornata di domenica 2 giugno poco distanti dal fiume Romano dove erano stati avvistati l'ultima volta. Ancora in corso invece le ricerche per riportare a casa il 25enne.

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Chi era Patrizia Cormos, la 20enne trovata morta dopo la piena del Natisone

Patrizia Cormos, di Campoformido (Udine) aveva avuto proprio nella mattinata di venerdì un esame all'Accademia di Belle Arti. La ragazza aveva dovuto svolgere un test indispensabile per accedere all'esame di Modellazione in 3D della sessione di luglio del corso di laurea in Design e architettura d'interni. Poco dopo mezzogiorno aveva incontrato i due amici fidanzati venuti a trovarla.

"Avevo suggerito a mia figlia di non andare perché era stanca – ha raccontato la mamma di Patrizia al Messaggero Veneto -. La sera prima era anche andata a lavorare. Ma poi lei mi aveva detto ‘non arrabbiarti, lasciami andare' e alla fine così avevo fatto". La ragazza era la più piccola del gruppo (aveva appena 20 anni) e dal suo cellulare sarebbe partito l'allarme lanciato al 112 quando il livello dell'acqua del fiume stava aumentando. Lo smartphone è stato trovato nella borsetta della ragazza.

Chi era Bianca Doros, la 23enne di origini rumene dispersa nella piena

Bianca Doros, invece, aveva 23 anni e come l'amica viveva in Italia insieme alla famiglia. La ragazza aveva origini rumene ed era fidanzata con il 25enne Cristian Casian Molnar, l'ultimo disperso non ancora ritrovato dai soccorritori dopo la piena del Natisone. Il ragazzo era venuto a farle visita per qualche giorno in Italia dopo aver trascorso del tempo a casa del fratello, residente in Austria.

Cristian Casian Molnar, ancora disperso dopo la piena

Sono invece ancora in corso le ricerche del 25enne Cristian Casian Molnar, che ha sempre vissuto in Romania insieme alla famiglia. Il giovane era il fidanzato di Bianca Doros, la seconda vittima ritrovata morta dai soccorritori dopo essere stata trascinata via dalla piena. Il ragazzo si trovava in Italia da qualche giorno e sarebbe rimasto nel nostro Paese ancora poche ore prima di ripartire per tornare a casa propria. Il giovane era prima stato in Austria a fare visita al fratello, lì residente da anni.

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Il primo ad accorgersi delle difficoltà dei tre ragazzi poco prima della piena è stato un passante: ha sentito le urla dal Ponte Romano a Premariacco, meno di 15 chilometri da Udine, e ha dato l'allarme. Quello è stato l'inizio di una sequenza angosciante: la chiamata ai vigili del fuoco, le rassicurazioni ai ragazzi che tentavano di resistere alla forza dell'acqua e un capannello di persone che filmavano con il telefonino mentre il livello del fiume saliva.

Nel mentre, i tre erano stretti in un abbraccio disperato per cercare di contrastare la forza dell'acqua. I vigili del fuoco nel frattempo stavano cercando di salvarli allungando una scala sopra il fiume Natisone e lanciando poi alcune funi. I tre ragazzi hanno provato ad afferrarle, ma non ce l'hanno fatta e la corrente li ha trascinati via. Da quel momento in poi, le ricerche sono state portate avanti senza sosta con la speranza di riportare i tre giovani a casa vivi. Nella mattinata del 1 giugno i soccorritori hanno intercettato il segnale di uno dei cellulari dei ragazzi dispersi nel Natisone. Nel pomeriggio, è emerso che il telefono rintracciato era quello di Patriza Cormos, trovato all'interno della sua borsa. Le ricerche si sono poi concentrate in quella specifica zona,

Le portate d'acqua del fiume Natisone nella mattinata e nel pomeriggio di venerdì sono fondamentali per capire l'eccezionalità dell'evento che ha coinvolto i tre ragazzi dispersi. I numeri si riferiscono a misurazioni a monte del luogo della tragedia, dove l'acqua è arrivata in circa 20 minuti. Alle 11,30, la portata dell'acqua era ancora solo di 20 metri cubi al secondo in un letto molto ampio mentre alle 13, quando i tre erano già sul greto, la portata è diventata di 135 metri cubi al secondo. Alle 13.35 i ragazzi sono stati raggiunti dalla piena e hanno lanciato l'allarme in contemporanea con numerosi passanti. Alle 15 la portata del Natisone è diventata addirittura di 250 metri cubi, ed erano già in corso le disperate ricerche dei vigili del fuoco.

Al momento il dispositivo di soccorso conta 40 tra specialisti sommozzatori, soccorritori fluviali e dronisti. Istituita una Unità di Comando Locale sul posto per il coordinamento dell'intervento. Sono state inoltre ispezionate, senza esito, anche alcune centraline idroelettriche.

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