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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Patrick Zaki condannato in Egitto, la fidanzata Reny Iskander: “Volevamo sposarci e ricominciare”

Patrick Zaki è stato condannato a 3 anni di carcere in Egitto dopo la laurea conseguita (da remoto) all’Università di Bologna. L’attivista per i diritti umani è stato portato via subito dopo la sentenza. La fidanzata Reny Iskander a Fanpage.it: “Volevamo sposarci e ricominciare, impensabile credere che Patrick fosse una minaccia”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Dopo la laurea all'università di Bologna, è arrivato purtroppo il verdetto sconcertate del tribunale egiziano che ha condannato l'attivista Patick Zaki a 3 anni di carcere nella giornata di oggi, 18 luglio 2023. Il giovane attivista che dal 2020 lotta contro il regime in Egitto, è stato portato via  dopo la sentenza inaspettata, tra le urla disperate di genitori, parenti e amici che aspettavano fuori dall'aula di tribunale.

Quello che succederà ora a Patrick non è chiaro. Dopo la laurea con lode conseguita (da remoto) all'Università di Bologna con il massimo dei voti, allo studente di 30 anni uscito dal carcere di Mansoura lo scorso 8 dicembre 2021 in attesa del verdetto finale dei giudici egiziani non restava che sperare nella fine del processo per poter tornare a viaggiare e rientrare in Italia, dove studiava e dove vorrebbe costruire la sua vita futura.

Zaki in videocollegamento per la laurea
Zaki in videocollegamento per la laurea

Proprio nella mattinata odierna, Zaki ha scritto sul suo profilo social di essere davanti alla sede del tribunale di Mansoura e di star aspettando l'inizio della seduta. "Spero come sempre che il caso sia chiuso e che mi sia permesso di viaggiare normalmente". Purtroppo però è arrivata la condanna a 3 anni di reclusione e il conseguente arresto che ha lasciato sbigottiti i legali e i familiari. "Stavamo organizzando il nostro matrimonio – ha affermato a Fanpage.it Reny Iskander, la fidanzata dell'attivista che proprio come lui si è laureata a Bologna poco tempo fa -. Avevamo trovato una casa, la stavamo rinnovando. Patrick ha finito la sua tesi e avevamo intenzione di iniziare una vita normale e stabile insieme, non c'è ragione per credere che lui possa essere una minaccia. Dopo la scarcerazione si stava concentrando solo su suoi studi, chi può essere contento di riportarci all'inizio di questa storia? Stavamo solo cercando di ricominciare insieme".

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La ragazza, che ha frequentato lo stesso corso di studi di Zaki e che pochi giorni fa ha conseguito la propria laurea al master Gemma dell'Università di Bologna in presenza, ha chiesto infine al governo egiziano di rilasciare l'attivista. "Spero che lo lascino andare e che ci lascino vivere. Voglio che lui sia un uomo libero al nostro matrimonio".

Increduli anche i genitori del 30enne, che sulla loro pagina Facebook chiedono di sapere cosa abbia fatto il figlio per meritare l'arresto. "Patrick si è laureato in una delle migliori università dell'Egitto e in una delle migliori del mondo – ha scritto in un lungo post il padre -. Proprio la settimana scorsa ha portato a casa una laurea con lode in Italia. Tra poco tempo avrebbe dovuto sposarsi, mi chiedo cosa abbia fatto di male per meritare questa condanna".

L'arresto per Patrick è arrivato al termine dell'undicesima udienza del processo che lo vedeva imputato per "notizie false" diffuse in un articolo sugli attentati dell'Isis e sulla discriminazione ai danni dei copti. Secondo l'avvocato difensore Hazem Salah, dopo la custodia cautelare già scontata, si tratterebbe di "un anno e due mesi di carcere ancora da scontare". La sentenza non sarà soggetta ad ulteriori appelli e Patrick Zaki è stato fermato subito dopo la condanna ed è ora in attesa del pronunciamento del governatore militare.

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