Patrick Zaki sogna l’Italia: “Studierò a Bologna: grazie per quello che avete fatto per me”
"Sto bene, sto davvero bene e devo ringraziare tutti. Sto ancora cercando di capire cosa stia accadendo. Ma grazie per quello che avete fatto per me", sono queste le prime parole che Patrick Zaki pronuncia durante il suo intervento su Rai Tre nel programma tv "Che tempo che fa". Parla del suo presente ma anche del suo futuro, il giovane studente egiziano scarcerato lo scorso 8 dicembre dopo aver trascorso 22 mesi in carcere in Egitto: vuole tornare in Italia, in particolare a Bologna per continuare i suoi studi.
Non sa se verrà in Italia prima o dopo la prossima udienza del suo processo che è tuttora in corso: "Devo chiedere i miei legali, visto l'udienza non è stata fissata non penso di lasciare il Paese, spero comunque di venire il prima possibile", spiega Zaki intervistato da Fabio Fazio. Alla domanda su quando ha saputo che sarebbe stato liberato, lo studente ha risposto che quando gli hanno tolto le manette ha chiesto ai famigliari cosa stesse succedendo: "Davvero mi hanno lasciato libero?". E poi ripercorre i lunghi mesi di prigionia che ha affrontato non senza momenti di scoramento ma che è riuscito a superare affidandosi a ogni passo avanti della sua vicenda processuale: "Sono stato tagliato fuori da tutto in questi mesi – racconta in collegamento video dall'Egitto – la cosa che mi ha permesso di andare avanti è stato ogni singolo passo, chiunque si è interessato a me, l'amore della famiglia e degli amici, l'amore di Bologna".
"Se c'è stato un momento in cui ho temuto il peggio? – prosegue Patrick – devo dire che fino a poche ore prima che mi rilasciassero ero preoccupato di quello che sarebbe successo, poi mi sono ritrovato fuori ed è stata una emozione incredibile". Giunto a casa è ripartito dalle piccole cose, come ha spiegato sorridente durante il suo intervento tv: "La prima cosa che ho fatto quando sono arrivato a casa mi sono fatto una doccia… ma con l'acqua calda, ho passato del tempo con la famiglia e anche con i giornalisti, perché sono davvero grato per tutto quello che hanno fatto per me. Tutti". Infine c'è spazio anche per un ringraziamento alla senatrice a vita Liliana Segre che spera di poter incontrare e che in Parlamento parlando della sua carcerazione si è definita la nonna di Patrick Zaki: "Grazie a quello che ha detto e fatto per me. Non vedo l'ora di incontrarla". Per parlare di futuro c'è ancora tempo ma Patrick pensa solo a un obiettivo, quello di tornare a studiare, magari a Bologna dove vuole tornare a vivere.