Patrick Zaki si è laureato a Bologna con 110 e lode: “Festa vera ci sarà quando sarai qui”
Patrick Zaki si è laureato. L'attivista egiziano, coinvolto in una lunga vicenda giudiziaria nel suo Paese che non gli ha consentito neppure di venire in Italia a discutere la tesi, è stato proclamato dottore con il voto di 110 e lode alla laurea magistrale Gemma in Women's e Gender studies dell'Università di Bologna.
La cerimonia, come già anticipato nei giorni scorsi, è avvenuta in videocollegamento dall'Egitto, dato che appunto Zaki non è stato autorizzato a lasciare il Paese e venire a Bologna. Alla cerimonia di questa mattina, al dipartimento di lingue moderne di via Filippo Re, ha partecipato il rettore Giovanni Molari.
"È stato un percorso difficile, oggi siamo molto felici, oggi è un giorno di festa, ma la festa vera la faremo quando ti potremo abbracciare a Bologna", ha detto il rettore alla proclamazione della laurea magistrale.
"Sono grato a tutti, sono fortunato ad essere uno studente dell'Università di Bologna, e ringrazio le istituzioni, la città e tutti coloro che mi sono stati vicino, spero presto di essere lì con voi", ha commentato il neo dottore. Molto emozionato, ha tenuto un breve discorso in inglese e discusso una tesi in Media giornalismo e impegno pubblico. Nel ringraziare ha citato Nelson Mandela: "Sembra sempre impossibile finché non viene fatto, questa frase si avvicina molto al mio caso".
Fino all'ultimo Zaki aveva sperato – e lo aveva scritto anche sui suoi canali social – di poter tornare all'Alma Mater per concludere gli studi e discutere la tesi, ma non c'è stato nulla da fare nonostante settimane fa avesse chiesto un permesso alle autorità del Cairo. "Mi sentirò sempre orgoglioso di far parte della famiglia dell'Università di Bologna", aveva scritto due giorni fa lo studente su Twitter confermando, di fatto, che la cerimonia di laurea sarebbe avvenuta in videocollegamento dall'Egitto.
"Il 5 luglio, purtroppo a distanza, Patrick Zaki sarà proclamato dottore del Master GEMMA. Patrick non è ancora libero ma il percorso di studi all'Università di Bologna è proseguito e si concluderà con la proclamazione alla presenza del Rettore Giovanni Molari", aveva twittato la stessa università.
Patrick Zaki, sotto processo in Egitto dal 2020, sotto accusa per opinioni politiche espresse sui social, è stato scarcerato dopo due anni di detenzione preventiva nel dicembre 2021, ma non è ancora un uomo libero. Il processo infatti, dopo decine di rinvii, non è ancora terminato. La prossima udienza è in programma il 18 luglio.
"Sono ore di festa perché sono felice per il dottor Patrick Zaki, però tra poco torna a essere l'imputato di un processo assurdo, nelle udienze di un processo infinito", ha commentato così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia dopo la laurea. Noury era presente nell'aula dove questa mattina è avvenuta la proclamazione dello studente egiziano. "Adesso c'è tanta gioia – dice Noury – pensavo stamattina all'assurdità della mia presenza qui e della sua assenza. Patrick avrebbe voluto laurearsi in presenza e gli è stato detto di no, questo fa parte della persecuzione giudiziaria a cui è sottoposto da 3 anni e mezzo". "Speriamo – ha detto ancora Noury – che sia quella positivamente conclusiva, veramente un percorso a ostacoli, ma lui ha dimostrato che quando si alza un ostacolo davanti a lui, lo salta; una grande resistenza, sono veramente orgoglioso di essergli vicino".