Patrick Zaki a Fanpage.it: “So che l’Italia e la politica non mi hanno dimenticato”
Nella giornata di ieri, martedì 21 giugno, Patrick Zaki ha dovuto assistere a un nuovo aggiornamento del processo a suo carico. Il Tribunale di Mansura ha disposto il rinvio della sentenza al prossimo 27 settembre. Secondo l'attivista egiziano accusato di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali, sovversione, diffusione di false notizie e propaganda per il terrorismo, la situazione non è destinata a cambiare nel corso dei mesi.
"Non credo che dopo questo rinvio possa cambiare qualcosa – ha dichiarato a Fanpage.it -. Sono convinto che ce ne saranno ancora molti altri prima di una risoluzione definitiva".
Lo studente dell'Università di Bologna è stato scarcerato il 7 dicembre 2021 dopo le numerose pressioni della comunità internazionale sulle autorità egiziane. Da allora però non ha potuto lasciare il Paese: l'attivista è infatti sulla lista nera del Cairo e non potrà tornare in Italia fino a quando i giudici di Mansura non renderanno pubblica la sentenza sul suo caso. Le udienze sono iniziate il 1 febbraio scorso e da allora il Tribunale egiziano ha sempre disposto ulteriori rinvii.
Nel frattempo, così come ha raccontato a Fanpage.it, Patrick Zaki sta continuando a sostenere i suoi esami universitari. Il suo cruccio, ha spiegato, è quello di non poter frequentare regolarmente le lezioni.
Come ti senti dopo il nuovo rinvio disposto dal Tribunale di Mansura?
Sono molto amareggiato. Mi rende davvero triste l'idea di dover aspettare altri due mesi per una sentenza. Vorrei poter tornare alla mia vita di tutti i giorni da persona libera. Vedremo cosa succederà il 27 settembre, ma non sono molto ottimista.
Pensi che a settembre ci sarà un altro aggiornamento?
Purtroppo non credo che cambierà nulla. Penso che ci saranno ancora altri rinvii. Non posso e non voglio sbilanciarmi al momento, ma sono convinto che il 27 settembre dovremo incassare un nulla di fatto e che mi toccherà aspettare ancora mesi prima di conoscere l'esito di questo processo.
Dovrai restare in Egitto fino a quando non ci sarà una sentenza, questo è un problema per i tuoi studi? Stai sostenendo i tuoi esami regolarmente nonostante tutto?
Sto cercando di dare regolarmente i miei esami e per il momento riesco a fare tutto quello che serve per la mia carriera universitaria, ma sono stanco. Non posso seguire come vorrei le lezioni e a questo punto vorrei davvero poter tornare a casa mia, a Bologna. Sembra però che la strada sia ancora lunga. Per adesso non posso viaggiare, ma vedremo cosa accadrà in futuro.
E l'Italia? Pensi che la politica si sia dimenticata di te?
No, per niente. L'Italia ha fatto e sta facendo il possibile per me. Sono molto grato al Paese e non vedo l'ora di poter tornare a casa per riprendere la mia vita di sempre.