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Patatine fritte surgelate richiamate per presenza di residui di insetti: “Non consumatele”

L’avviso di richiamo del ministero della salute spiega che il ritiro delle patatine surgelate è stato disposto per “Prodotto non conforme per sospetta presenza di residui di insetti”. Per chi avesse già acquistato le patatine il consiglio è di non consumarle.
A cura di Antonio Palma
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Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari è stato lanciato dal Ministero della salute per possibile rischio fisico per i consumatori. Il ritiro riguarda un lotto di Patate fritte surgelate ritenuto non idoneo al consumo a causa della possibile presenza di residui di insetti nel prodotto. Nel dettaglio, il richiamo riguarda un lotto di patate fritte surgelate vendute a marchio “Buone e Croccanti” in confezioni da un chilogrammo ciascuna.

Il lotto di produzione interessato dal richiamo è quello indicato in etichetta con la sigla AB23343 e con la data di scadenza fissata al dicembre 2025. Come recita l’avviso di richiamo, pubblicato il 12 febbraio nel portale web del Ministero della salute dedicato agi Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, il richiamo è stato disposto in via precauzionale dallo stesso produttore in quanto il “Prodotto non è conforme per sospetta presenza di residui di insetti”.

Le patatine fritte “Buone e Croccanti” sono prodotte dalla ditta Pizzoli Spa con sede a Budrio, in provincia di Bologna, che produce anche le patatine da friggere surgelate vendute a marchio Happy Dì per Selex protagoniste di un richiamo analogo. Il lotto interessato infatti è lo stesso del precedente ritiro così come la motivazione del richiamo e la scadenza del prodotto.

Le confezioni invendute dei due prodotti interessati dal richiamo sono state già ritirate dai banchi frigo dei supermercati ma, come sempre, per chi avesse già acquistato le patatine il consiglio è di non consumarle. Come recita l’avvio di richiamo, infatti, “si raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto con il medesimo lotto, di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita”.

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