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Pasta, quali sono le marche che usano grano italiano e quali no

Di recente Lidl ha avuto una multa da un milione di euro per aver diffuso informazioni fuorvianti sull’origine del grano duro utilizzato nella produzione della pasta di semola Italiamo e Combino. Dal 2018 i produttori sono obbligati a scrivere sull’etichetta se la materia prima è prodotta in Italia, importata dal mercato interno europeo o da quello extracomunitario. Da dove arriva il grano utilizzato dalle principali marche italiane?
A cura di Susanna Picone
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Quando si parla di prodotto “made in Italy” sicuramente un tema molto caldo è quello che riguarda la pasta, prodotto principe della tradizione gastronomica del nostro Paese. L’interesse per la pasta 100% di grano italiano è cresciuto, stando a dati di Coldiretti, dall’entrata in vigore dell’obbligo di indicare l’origine in etichetta. Un elemento di trasparenza che ha portato anche a un profondo cambiamento sullo scaffale dei supermercati dove si è assistito alla rapida proliferazione di marchi che garantiscono l’origine italiana al 100% del grano impiegato. Dal 2018 i produttori sono obbligati a scrivere sull’etichetta se la materia prima è appunto prodotta in Italia, importata dal mercato interno europeo o da quello extracomunitario. Di recente Lidl, catena tedesca di supermercati, è stata multata di un milione di euro proprio per aver diffuso informazioni fuorvianti sull’origine del grano duro utilizzato nella produzione della pasta di semola Italiamo e Combino. Allo stesso tempo l’Antitrust ha accolto gli impegni di quattro aziende produttrici di pasta di semola di grano duro (Auchan, Cocco, De Cecco e Divella) che consistono in modifiche delle etichette e dei rispettivi siti così da garantire al consumatore una informazione completa sull'origine (talvolta estera) del grano utilizzato per la pasta. Il nuovo set informativo permetterà così di evitare la possibile confusione tra provenienza della pasta e origine del grano. Ma quali sono le principali marche che producono pasta con 100% grano italiano? Vediamo un elenco, in aggiornamento, basato sulle informazioni riportate sui siti delle aziende.

Agnesi: grano 100% italiano – Cliccando sul sito di Agnesi, è ben visibile in home page la scritta “Grano duro 100% italiano”: “Solo i migliori grani italiani, perché la qualità comincia dal grano”, è il parere espresso dall’azienda che spiega che dopo aver “attraversato oceani, esplorato i Paesi più remoti”, il cammino li ha riportati in Italia.

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Antonio Amato: grano 100% italiano – Il grano di Pasta Antonio Amato proviene – si legge sul sito – da coltivazioni 100% italiane selezionate, viene macinato fresco nel mulino di Salerno per diventare pasta in meno di 24 ore.

Barilla: grano italiano, Ue e non Ue – Da dove viene il grano della pasta Barilla? L’azienda utilizza grani di pregio che provengono non solo dall’Italia, “dove – si legge sul sito – per variabili climatiche e organolettiche dei terreni spesso non c’è abbastanza grano di alta qualità da utilizzare” ma anche da produttori esteri. Ogni anno in media circa il 30% del grano necessario per fare la pasta viene selezionato tra le migliori varietà del mondo e importato principalmente da Francia, Stati Uniti d'America e Australia, in percentuali variabili a seconda della qualità dei raccolti.

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Baronìa: grano 100% italiano – “Usiamo solo grano duro italiano”, si legge sull’home page del sito. “Baronìa è prodotta con grano duro selezionato, esclusivamente italiano. Il nostro è un progetto di filiera che coinvolge centinaia di Agricoltori che, come noi, credono nella valorizzazione delle risorse agricole italiane. Solo nel nostro Molino, annesso al Pastificio, trasformiamo il grano in semola”.

Casa Prencipe: grano 100% italiano – Il  pastificio Casa Prencipe utilizza solo grano italiano fin dalla sua fondazione, sia nella linea di pasta essiccata che in quella di pasta fresca. "La nostra pasta è fatta con acqua, semola e passione, al 100% italiane", si legge sul sito.

De Cecco: grano italiano, Ue e non Ue – “Da sempre cerchiamo e selezioniamo solo i migliori grani duri, in Italia e nel resto del mondo. La scelta di materie prime eccellenti è il primo passo, quello più importante, per creare una pasta unica nel suo genere. Questa è una delle caratteristiche che fanno la differenza tra la nostra e qualsiasi altra pasta”, si legge sul sito di De Cecco, che macina il grano nel mulino di proprietà, proprio accanto al pastificio.

Divella: grano italiano, Ue e non Ue – La pasta Divella è prodotta con semola di grano duro coltivato in Italia e Paesi UE e non UE macinato in Italia.

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Garofalo: grano italiano e non Ue – Garofalo, a proposito della scelte delle materie prime, afferma di utilizzare solo semola di qualità superiore ricavata dalla macinazione dei migliori grani italiani, australiani e dell’Arizona.

Granoro: grano italiano, Ue e non Ue – Per la produzione dei formati Classici l'azienda utilizza grano duro coltivato in Italia in miscela con grani selezionati e di alta qualità, coltivati in Paesi del mondo come Stati Uniti, Francia e Australia, perché – si legge sul sito – "il grano prodotto in Italia non è sufficiente per soddisfare il fabbisogno del mercato pastario". C’è poi la linea Dedicato, che utilizza solo grano selezionato che nasce in Puglia fra il Tavoliere e la Capitanata “in una terra ricca di passione, cultura e tradizione, dove da sempre si coltiva il migliore grano duro d’Italia, terra che ha dato origine alla varietà di grano duro Cappelli, il padre dei grani duri moderni”, si legge sul sito. La linea Bio di Granoro è invece prodotta con semole ottenute da grano duro biologico rigorosamente coltivato in Italia.

La Molisana: grano 100% italiano – “La nostra pasta è 100% grano italiano”, afferma l’azienda spiegando che dopo anni di ricerca la pasta La Molisana è a scaffale con solo grano italiano coltivato in Molise, Puglia, Marche, Lazio e Abruzzo, “aree naturalmente vocate alla produzione cerealicola, grazie al clima particolarmente favorevole”.

La Pasta di Camerino: grano 100% italiano – Entroterra SPA, con sede a Camerino (Macerata) in pieno cratere sismico, produce e commercializza pasta all'uovo e di semola con ingredienti 100% italiani – come indicato sulle confezioni e sullo stesso sito – e gli unici a garantire la filiera tracciata con il marchio "La Pasta di Camerino" nella principale grande distribuzione da Coop a Conad a Esselunga (pasta all'uovo)  SiConte, Crai, Coal, Tigre ed altri.

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Libera Terra: grano duro biologico del Sud-Italia – Libera Terra si presenta come una realtà che opera su beni confiscati in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania e produce della pasta con solo grano duro biologico del Sud Italia.

Rummo: grano 100% italiano per le linee biologiche – Le linee biologiche e biologiche integrali di Rummo sono entrambe realizzate con grano 100% italiano nel rispetto dell’ambiente. Altri prodotti vengono realizzati con grano Ue e non Ue.

Voiello: grano 100% italiano – Sul sito si legge che la pasta Voiello viene prodotta con grano 100% aureo italiano. "Il Grano Aureo – spiegano – nasce nel 2009, in seguito a un lungo percorso di ricerca e collaborazione con l’azienda sementiera “Produttori Sementi Bologna”. Oggi il Grano Aureo unisce un’impareggiabile qualità pastificatoria a una filiera di altissimo valore sociale e ambientale.

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