Pasqua nel segno delle uova di cioccolato e delle colombe avariate
“Pasqua a tavola 2012” nel segno dell’irregolarità e dei prodotti pericolosi. Come ogni anno, nei giorni prossimi alle feste, i controlli sui prodotti tipici vengono intensificati e, puntualmente, portano al sequestro e al riscontro di numerose irregolarità. Se nel periodo di Natale i Nas avevano sequestrato tonnellate di pesce avariato, a Pasqua non può che toccare alle uova di cioccolato e ai tradizionali dolci della penisola. Il risultato dei controlli dell'operazione "Pasqua a tavola" è che oltre 2800 tonnellate di prodotti alimentari considerati dannosi per la salute pubblica sono stati sequestrati. Una mole di prodotti il cui valore di mercato è di oltre 10 milioni di euro: i 600 carabinieri dei Nas hanno effettuato i sistematici controlli nei confronti di aziende alimentari, in particolare dolciarie ma anche nei ristoranti, nelle strutture commerciali, negli stabilimenti di lavorazione e distribuzione di carni e pesci.
Delle 1786 ispezioni totali condotte dalle forze dell’ordine, il 38 per cento sono risultate irregolari: nello specifico, in molte delle aziende ispezionate, sono stati trovati prodotti scaduti, alterati e conservati in pessime condizioni, norme igieniche sanitarie carenti e innumerevoli prodotti pasquali industriali spacciati per prelibatezze artigianali. Risultato è la chiusura di 47 strutture alimentari, di 707 persone segnalate all’attività giudiziaria e violazioni amministrative per quasi un milione di euro.
Il settore dei prodotti dolciari è il più colpito – Tradizionali colombe pasquali, uova di cioccolato ma anche materie prime e prodotti vari di pasticceria: 924 tonnellate di questi prodotti sono stati sequestrati, di 221 ispezioni nel 41 per cento dei casi sono state riscontrate delle irregolarità, 99 le persone segnalate alle autorità. Questi controlli sono avvenuti su tutto il territorio nazionale, da Livorno, a Milano, a Napoli ma è in particolare nella provincia di Salerno che è stata individuata una grossa azienda che operava nella completa inosservanza delle norme igienico sanitarie: l’intero complesso presentava attrezzature e macchinari assolutamente inadatti e, all’interno dello stabilimento, sono stati rinvenuti prodotti scaduti anche da diversi mesi e conservati in maniera non idonea. Il titolare dello stabilimento posto sotto sequestro è stato denunciato per frode in commercio, detenzione di prodotti in cattivo stato di conservazione e per violazione in tema di regolarità del rapporto di lavoro.