Partorisce in ospedale e non riconosce la neonata: scatta la gara di solidarietà per la piccola Laura
È nata pochi giorni fa presso l'ospedale della Murgia "Fabio Perinei" di Altamura, in provincia di Bari, la piccola Laura, una neonata di circa tre chili che la madre ha preferito partorire in anonimato.
La donna è stata assistita dal personale sanitario, poi ha deciso di non riconoscere la bimba, come previsto dalla legge. La piccola è stata quindi affidata alle cure degli operatori della struttura.
La bimba porta il nome dell'ostetrica che l'ha fatta nascere
A riportare la notizia sono stati diversi quotidiani locali, secondo i quali sarebbe stato proprio il personale medico dell'ospedale a scegliere di chiamare la neonata Laura, dandole il nome dell'ostetrica che avrebbe aiutato la madre a partorire. Saranno poi i genitori che l'adotteranno a scegliere se cambiare o tenere questo nome simbolico.
Intanto, in attesa dell'intervento dell'autorità giudiziaria per i minorenni, della piccola si stanno occupando medici e infermieri dell'ospedale. Come riportato dal Corriere di Bari, la piccola è in buone condizioni ed è diventata la mascotte del reparto di Ostetricia e ginecologica del nosocomio.
Non appena è stata diffusa la notizia della nascita della neonata, si è subito scatenata una gara di solidarietà, alimentata anche dal passaparola sui social. Decine di persone hanno voluto farle dono di vestiario e oggetti utili per la sua crescita.
Come funziona il parto in anonimato
Come già detto, la legge consente a una madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale in cui è nato, in base al DPR 396/2000, art. 30, comma 2, affinché siano assicurati sia a lei che al neonato l’assistenza e la tutela giuridica. Il nome della madre rimane segreto e nell’atto di nascita del bambino viene scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”.
Se la madre vuole restare nell’anonimato la dichiarazione di nascita è fatta dal medico o dall’ostetrica. La nascita del bimbo non riconosciuto viene segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni. Successivamente viene aperto un procedimento di adottabilità e la ricerca di un’idonea coppia adottante.