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Parto previsto 14 giorni dopo il termine, bimba muore in grembo

La tragedia a Viareggio: il cuore della piccola ha smesso di battere il giorno prima del parto programmato. Disposta l’autopsia.
A cura di S. P.
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La bimba per la sua mamma e il suo papà, anche se è nata morta alla 27esima settimana di gestazione, deve avere la dignità di ogni altro bambino. E così, dopo una lunga battaglia legale, il suo nome comparirà nel registro del Comune di Cittadella.

La sua bambina sarebbe dovuta nascere il giorno dopo, mercoledì 3 dicembre, ma sua madre qualche ora prima del parto non ha sentito più i suoi movimenti nella pancia. La donna, una 30enne di Viareggio, è corsa subito in ospedale dove è stata visitata. E purtroppo lì ha avuto la tragica notizia: la bambina che portava in grembo era morta. Il suo cuore ha smesso di battere una manciata di ore prima di venire alla luce. I medici avevano stabilito infatti di farla nascere il 3 dicembre e cioè 15 giorni dopo la fine del tempo naturale. Accertata la morte, è iniziata la dolorosa induzione del parto. Che è avvenuto nella notte, quando la donna ha comunque dato alla luce la figlia ormai priva di vita.

Disposta l’autopsia per individuare le cause del decesso – La tragica vicenda è stata raccontata dal quotidiano Il Tirreno. Sul feto, da quanto si apprende, è stata disposta l’autopsia, chiesta anche dallo stesso ospedale Versilia. Adesso sarà infatti necessario capire cosa sia andato storto. Se quelle due settimane in più rispetto ai nove mesi siano state troppe, se dunque il ritardo nella programmazione del parto possa aver o meno influito sull’esito della gravidanza.

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