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Parto d’urgenza ma la neomamma muore a 26 anni, tragedia a Foggia: “Abbiamo salvato il bimbo”

La tragedia all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove la 26enne è morta a dieci giorni da un difficilissimo parto. La donna era giunta in condizione di grave insufficienza respiratoria, per questo i medici avevano deciso per un parto cesario d’urgenza e il trasferimento in Rianimazione.
A cura di Antonio Palma
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Quello che doveva essere un momento felice come la nascita di un figlio si è trasformato in tragedia nel Foggiano dove una giovane neomamma di 26 anni è morta all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo a dieci giorni da un difficilissimo parto senza più riprendere conoscenza. Il decesso martedì scorso nel reparto di Rianimazione dello stesso ospedale pugliese dove la 26enne era ricoverata dal giorno del parto.

Un evento tragico che, come ricostruiscono dalla struttura ospedaliera, è arrivato al culmine di una situazione che si era rivelata già critica al momento del parto, avvenuto dieci giorni prima. La partoriente infatti era arrivata in emergenza al pronto soccorso dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza lo scorso 22 giugno e le sue condizioni erano state giudicate già gravissime.

Il bambino che portava in grembo era già in procinto di nascere ma era in posizione podalica, cioè la testa del nascituro era rivolta in alto, mentre la mamma era giunta in condizione di grave insufficienza respiratoria. Per questo i medici avevano deciso per un parto Cesario d’urgenza riuscendo a far nascere e salvare il bimbo. Il piccolo è stato poi ricoverato nel reparto di neonatologia dove si trova ancora oggi.

Le condizioni della mamma invece erano risultate gravissime tanto da richiedere il ricovero in rianimazione dove la donna è rimasta fino alla morte senza mai conoscere il suo piccolo. Fino all’ultimo i medici hanno sperato potesse ristabilirsi ma le sue condizioni si sono aggravate ulteriormente fino alla morte.

La donna “è stata immediatamente presa in carico dai medici di Casa Sollievo della Sofferenza che l’hanno subito trasferita nella sala operatoria dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia, per un parto cesareo in emergenza, condotto da un’equipe multidisciplinare. La paziente a seguito dell’intervento ha dato alla luce un bambino, il quale si trova tuttora nell’Unità di Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale in buone condizioni di salute” spiegano dall’ospedale, aggiungendo: “La donna risultava essere affetta da importanti patologie pregresse e coesistenti, che aumentano di molto il rischio chirurgico e possono persino pregiudicare il buon esito del parto stesso”.

Dopo il parto la paziente, “per via delle sue diverse comorbidità, ha manifestato un ulteriore peggioramento dello stato respiratorio iniziale, tramutatosi poi in un importante distress respiratorio che ha reso necessario il trasferimento in Rianimazione” fanno sapere dall’Irccs.

“Nonostante gli intensi sforzi per mantenerla in vita, la donna è purtroppo deceduta dopo dieci giorni per una crisi respiratoria irreversibile. Alla famiglia, alla quale va il nostro più sentito cordoglio per la grave perdita, è stata offerta tutta l’assistenza possibile” aggiungono dalla struttura sanitaria, concludendo: “L’Ospedale è stato fin da subito disponibile con i congiunti e con le autorità competenti. Al momento possiamo soltanto restare in attesa delle determinazioni che verranno intraprese, certi e consapevoli da parte nostra di aver fatto tutto ciò che i protocolli prescrivono in casi estremamente complessi come questi”.

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