Partinico, difesa choc del padre dell’assassino di Ana: “Le donne incitano con la parità”
"L'incitazione che oggi le donne fanno con la parità, fa andare un uomo fuori di testa. Ed è quello che è successo a mia figlio". Sono le parole di Vito Borgia, l'anziano padre di Antonio, l'uomo che il 23 novembre scorso ha ucciso, sgozzandola, la giovane amante incinta, Ana Maria Di Piazza, i cui funerali si sono celebrati ieri. Ana era incinta di tre mesi e aspettava un maschietto. Dopo la difesa della moglie di Antonio Borgia, Maria Cagnina, che ha giustificato il crimine del marito come un ‘gesto di follia', arriva anche l'arringa del padre del 51 enne.
"Prima di tutto voglio chiedere scusa alla famiglia (di Ana) dice a Mattino Cinque – perché sono cose che non si devono fare, sono il papà e l'ho cresciuto con una certa educazione, ma – dice a difesa del figlio – l'incitazione che oggi le donne hanno con la parità, fa andare un uomo fuori di testa. Si permettono di dire delle cose, incitare, volere, pretendere. Ed è quello che è successo a mia figlio. La nostra ferita è profonda tanto quanto quella della famiglia della defunta – precisa – Fino all'ultimo giorno, ho consigliato a mio figlio cose diverse da quelle sono successe, dicendogli di stare sempre lontano dai guai".
Solo ieri, Maria Cagnina, la moglie dell'imprenditore reo confesso, aveva detto che non avrebbe mai abbandonato il marito, nonostante tutto, benché condannasse il gesto. "Mi potete dire tutto quello che volete, ma è mio marito, è il padre dei miei figli e non rimarrà solo. Pagherà". Intanto Borgia resta in carcere con l'accusa di omicidio volontario e procurato aborto. Ana Maria, incita di un maschietto, era già madre di un bimbo di 11 anni, oggi ‘adottato' dalla comunità di Parinico.