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Parolisi in lacrime in tribunale: “Fatemi vedere mia figlia”

Parolisi presente all’udienza del tribunale dei minori che dovrà decidere se l’uomo condannato per l’omicidio della moglie Melania Rea potrà rivedere la figlioletta o perderà la patria potestà.
A cura di Antonio Palma
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"Fatemi vedere mia figlia", così Salvatore Parolisi in lacrime si è rivolto questa mattina ai giudici del tribunale del minori di Napoli che devono decidere in merito all'istanza presentata dai legali dell'uomo per fargli rivedere la figlioletta. Secondo quanto riferito all'Ansa dal fratello di Melania Rea, Michele, "Parolisi ha piagnucolato in aula, come sempre" per tutto il tempo  implorando che non gli sia negata la possibilità di mantenere un rapporto con la piccola Vittoria che non vede dal giorno del suo arresto e ora è affidata ai nonni materni. "Peccato che è stato proprio lui a ucciderle la madre della bambina", ha commentato amaramente Michele Rea.

Salvatore Parolisi infatti è stato già condannato in via definita a 20 anni di reclusione nel giugno scorso per l'omicidio di Melania Rea avvenuto il 18 aprile 2011 e ora rischia non solo di non rivedere la figlia ma anche di perdere la patria potestà sulla piccola di sette anni. "Nel 2012, come pena accessoria alla condanna gli fu tolta la patria potestà ma ora però resta la sede civile dove la decisione era stata sospesa in attesa del terzo grado di giudizio" ha sottolineato Michele Rea. La bimba, che al momento dei atti aveva solo 18 mesi ,"è serena, sa tutto quello che è successo perché gli psicologi ci hanno detto di farla crescere nella verità" ha raccontato Michele, assicurando: "Faremo di tutto per fare in modo che non riveda il padre".

"Già due anni fa Parolisi aveva presentato l'istanza di vedere la piccola Vittoria ma era stata rigettata per disinteresse, vuol dire che della piccola aveva dimostrato di non essersene interessato, ora ci riprova ma noi ci opporremo in tutti i modi. È lui che ha ucciso la mamma di Vittoria ed è lui che ha cancellato il ruolo di padre. Non merita di vederla, mai" ha concluso Michele Rea.

Intanto Parolisi pochi giorni fa è stato degradato dall'esercito e trasferito dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere a quello civile di Bollate e ora per lui si apre la strada della radiazione dal corpo militare. L’amministrazione dell’Esercito infatti ora avvierà il procedimento che porterà Parolisi a perdere lo status di militare. Per lui disposta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

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