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Parma: studentessa di 18 anni denuncia un coetaneo per violenza sessuale in classe

La ragazza sarebbe stata violentata da un suo compagno di 19 anni, di fronte ad altri due testimoni che nulla avrebbero fatto per difenderla. Lei subito dopo ha riferito tutto alla dirigente scolastica poi è corsa a sporgere denuncia ai carabinieri, che stanno svolgendo le dovute indagini.
A cura di Davide Falcioni
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Una ragazza di 18 anni, studentessa di una scuola superiore della città, ha denunciato un compagno di scuola, di un anno più grande, per violenza sessuale. Gli abusi sarebbero stati compiuti lunedì intorno a mezzogiorno in un'aula dell'istituto tecnico Bodoni, alle presenza di altri due ragazzi. Secondo la ricostruzione fatta dalla ragazza prima alla dirigente scolastica e successivamente ai carabinieri del comando di strada delle Fonderie, il 19enne le avrebbe prima preso il telefonino, poi l'avrebbe immobilizzata, baciata e palpeggiata senza che nessuno dei presenti intervenisse a difesa della vittima.

Dopo una ventina di minuti, secondo quanto esposto dalla studentessa, il giovane si è fermato, l'ha liberata e se n'è andato. La ragazza non ha esitato ad andare dalla preside per riferire quanto successo, e appena uscita dall'istituto è corsa a denunciare l'episodio ai carabinieri. La notizia è stata riportata dalla Gazzetta di Parma, che accoglie anche la testimonianza della giovane: "Mi ha preso il cellulare e io gli ho ripetuto più volte di ridarmelo. Lui ha iniziato ad andare in giro e l'ho seguito fino a quando è ritornato nella mia aula. Allora mi sono avvicinata per cercare di riprendere il telefono". Così quello che poteva apparire come un gioco è diventato qualcosa di ben diverso. "Mi ha stretto il collo con la mano sinistra spingendomi contro il muro, cercando di baciarmi. I miei due compagni di classe gli hanno solo detto di smetterla e per un attimo ha desistito". Poi, però, le violenze sono riprese: "Io ero terrorizzata e con la mano libera cercavo di fermarlo, di togliergli le mani dalle mie parti intime, continuavo a dirgli di fermarsi".

La madre della 18enne si è sfogata: "Gli altri ragazzi avrebbero potuto fare qualcosa, intervenire, chiedere aiuto ma non l'hanno fatto". La preside Luciana Donelli si è detta "allibita". "Stiamo ricostruendo i fatti con l'aiuto delle testimonianze e al più presto prenderemo i provvedimenti necessari". La dirigente ha anche ricordato le attività di contrasto alla violenza sulle donne portate avanti dall'istituto che negli anni scorsi ha ospitato, tra i vari appuntamenti, Lucia Annibali, vittima di una gravissima aggressione con l'acido da parte del suo ex compagno. Sulla vicenda indagano i carabinieri, che in queste ore stanno sentendo alcuni testimoni.

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