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Neonati sepolti in giardino a Parma

Parma, la Procura contro i domiciliari per Chiara: “I genitori? Non si accorsero di cosa accadeva in casa”

La Procura ha motivato la propria richiesta della custodia cautelare in carcere per la 22enne di Parma Chiara, accusata di aver ucciso e poi sepolto nel giardino di casa i figli appena nati. “I genitori non possono vigilare, non si sono mai accorti neppure di cosa accadeva in casa”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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A sinistra, Carabinieri del Ris; a destra, un neonato (immagini di repertorio)
A sinistra, Carabinieri del Ris; a destra, un neonato (immagini di repertorio)
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La Procura ha chiesto la custodia in carcere per la 22enne Chiara, residente a Traversetolo (Parma). Nei confronti della giovane, spiega la Procura, vigono le accuse di omicidio volontario aggravato per il caso del 7 agosto, data del primo ritrovamento, e soppressione di cadavere. Per la giovane erano stati disposti dal Gip gli arresti domiciliari anche in ragione del fatto che la sorveglianza sull'effettiva rigidità della misura potesse essere operata dai familiari della 22enne, estranei alla vicenda.

Ora però la Procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere per i reati di omicidio volontario e soppressione di cadavere aggravata, più grave rispetto reato di occultamento di cadavere. Tra le motivazioni alla base della misura, la "consapevolezza" che i genitori della ragazza non possano essere ritenuti all'altezza del compito di vigilanza sulla rigidità della custodia cautelare. "Parliamo degli stessi familiari – scrive la Procura – che non si erano mai accorti di quello che avveniva in casa propria".

Secondo le autorità, quindi, i genitori della 20enne non sarebbero all'altezza di garantire il buon esito e l'efficacia dei domiciliari per la 22enne che dal 20 settembre è in arresto nella stessa abitazione dove avrebbe portato avanti le due gravidanze poi culminate nell'omicidio.

L'ex fidanzato della giovane, intervistato da diversi quotidiani nazionali, ha detto di non aver più avuto contatti con la ragazza che il giorno dell'arresto aveva chiesto di salutare gli amici di persona per l'ultima volta. "Mi ha scritto per il mio compleanno – ha rivelato il 20enne che fino all'inizio delle indagini è rimasto all'oscuro delle due gravidanze – e mi ha chiesto se avessi voglia di parlare con lei, ma non le ho risposto. Non provo più niente, si è spento tutto".

"Chiara teneva molto al giudizio degli altri – ha ricordato il ragazzo nell'intervista -. Infatti rigava dritto, sembrava che nella sua vita non ci fosse nulla di fuori posto. A me diceva di prendere la pillola, poi ho saputo che non lo faceva più ma non ci siamo mai detti nulla sull'argomento".

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