Parma, 17enne cade da un tetto e muore: l’ipotesi di un gioco finito male
Un ragazzo di 17 anni ha perso la vita ieri sera precipitando da un capannone in disuso in un'area industriale dismessa alle porte di Parma. Il giovane, nato in Italia da una famiglia di origini albanesi, si chiamava Aurelio Sokoli e avrebbe compiuto 18 anni fra qualche settimana. Era andato alle porte di Parma insieme a due amici suoi coetanei e lì è morto dopo essersi arrampicato sulla trave di un capannone: il ragazzo è precipitato, per il cedimento del tetto, per 10 metri. Dietro il drammatico incidente ci sarebbe una bravata con gli amici: Aurelio probabilmente si era arrampicato su quel capannone per praticare il “parkour”, il gioco metropolitano che consiste nel saltare da un edificio all’altro. Subito dopo l’incidente i due amici che erano con lui hanno immediatamente dato l'allarme e sul posto sono giunti i mezzi del 118 ed i Vigili del Fuoco. Ma purtroppo ogni tentativo di rianimare il ragazzo è risultato inutile. Aurelio era già morto.
Gli amici della vittima sono stati già ascoltati dai carabinieri e al momento non ci sarebbe ancora alcuna conferma all’ipotesi che i ragazzi volessero “giocare” a saltare sui tetti. In base alle testimonianze dei due ragazzi, Sokoli è stato il primo a salire sul tetto del magazzino, ma dopo pochi passi, è precipitato all’interno dal lucernaio di vetroresina. L’area in cui si è verificato l’incidente è stata posta sotto sequestro. Aurelio Sokoli, ha raccontato una delle sue professoresse alla Gazzetta di Parma, aveva appena ottenuto la cittadinanza italiana e di questo era orgoglioso: “Mi aveva mostrato il certificato elettorale sfoderando un sorriso pieno di orgoglio. Era un ragazzo sorridente e positivo”.
