Parla il padre di Adam, morto nel fiume a 4 anni: “Mi sono distratto qualche minuto ed è sparito”
Si chiamava Adam El Bouhali il bimbo marocchino di 4 anni scivolato e morto nell’Adigetto due sere fa a Ramedello, frazione di Fratta Polesine, in provincia di Rovigo. Il piccolo corpo è stato trovato solo in tarda serata dai vigili del fuoco, galleggiava oltre le chiuse, circa 700 metri più a valle rispetto punto in cui si presume sia finito in acqua, ovvero a poche decine di metri dalla casa di suo zio.
Insieme al bambino c'erano anche padre Abdenabi El Bouhali, 40 anni, e il fratello di dieci anni. L'uomo, convalescente dopo aver subito due interventi chirurgici nelle ultime settimane, si era seduto nel piccolo cortile, distante pochi passi dal corso d'acqua che in quel momento era impetuoso. In casa c'era suo fratello, impegnato in lavori domestici, mentre accanto il figlio Adam. È bastata una distrazione per perderlo di vista: "Ad un centro punto ho sentito dolore, mi sono piegato e ho chiuso gli occhi per 7-8 minuti. Mio figlio era qui, al mio fianco", racconta Abdenabi al Corriere della Sera.
Quei minuti sono stati però fatali: "Quando mi sono risollevato lui non c’era più – spiega -. Sono scappato subito a casa a cercarlo. Ho parlato con mia moglie e non l’ho trovato e son tornato indietro". Anche il figlio di 10 anni, che poco prima era in casa insieme allo zio, racconta: "Abbiamo pensato che o l’avevano rapito o era scivolato nel fiume. Abbiamo cercato dappertutto e invece era là, nel fiume".
Adam frequentava l’asilo di Fratta Polesine : "Era un bambino dolcissimo, le maestre sono sconvolte da quanto accaduto. Lo conoscevo come conosco quasi tutti i miei alunni. Era un bambino dolce ed educato, allegro, una gioia per gli occhi. Le sue maestre lo adoravano, era eccezionale", ha raccontato Nello Califano, il preside dell’istituto comprensivo, dove ieri mattina in segno di lutto è stato osservato un minuto di silenzio.
