Parco dei Nebrodi, Antoci dopo l’attentato: “Non mi fermo, la mafia deve avere paura”
"E' la mafia che deve avere paura, li colpiremo con legnate ancora più forti". Ad affermarlo è il presidente del parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, il giorno dopo l'agguato subito nel Messinese. "Io non mi fermo – aggiunge – continuerò a fare soltanto il mio lavoro e il mio dovere". "Lo Stato c'è, le istituzioni si stanno muovendo tutte. La risposta sarà determinata e confermeremo che c'è una squadra che è più forte: picchieremo duro", assicura.
"Quello che emerge è che la mafia sta rialzando la testa” dichiara il procuratore di Messina Guido Lo Forte parlando dell'agguato a Antoci. Il magistrato menziona “la ‘terza mafia' della provincia di Messina quella dei Nebrodi, una delle organizzazione criminale tra le più antiche e pericolose". E prosegue: "Dopo che i clan di Barcellona Pozzo di Gotto e di Messina sono stati colpiti in maniera forte anche dalle operazioni antimafia, i ‘Batanesi' e i ‘Tortoriciani' stanno cercando di recuperare terreno e spazi". Secondo Lo Forte “la mafia ha da sempre interesse su pascoli, agricoltura e i finanziamenti europei. Non posso dire altro sull'inchiesta in corso, ma sicuramente ci saranno presto degli sviluppi". Ha aggiunto il procuratore di Messina. "L'attentato di ieri al presidente del Parco dei Nebrodi è di assoluta gravità, e da subito i miei sostituti della Dda Cavallo e Di Giorgio si sono recati sul posto per apprendere elementi utili alle indagini. Sono state interrogate diverse persone". Il procuratore ha ribadito che "sicuramente presto ci saranno sviluppi".
Nel frattempo è stato deciso il rafforzamento della tutela nei confronti di Giuseppe Antoci. L’Ansa scrive che la decisione di rafforzare la scorta è stata presa al termine di un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato in via straordinaria questa mattina. “Con l'agguato ad Antoci la mafia ha alzato il tiro, lo Stato deve reagire in modo adeguato. Propongo l'invio dell'esercito nei comuni del Parco dei Nebrodi e perquisizioni a tappeto nelle campagne come ai tempi del sequestro Moro e dei Vespri siciliani", dice il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa, a Palermo. "E' necessaria una risposta organica: se domani accadesse qualcosa ad Antoci chi vorrà più correre dei rischi? Chiedo che si facciano azioni forti".