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Papa: “I leader islamici condannino chiaramente il terrorismo”

Nel viaggio di ritorno dalla Turchia il Pontefice ha esortato tutti i leader islamici a condannare chiaramente il terrorismo e a dire che quello non è Islam.
A cura di Antonio Palma
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"Abbiamo bisogno di una condanna globale, anche dai musulmani, che dicono ‘Questo non è quello che siamo. Questo non è il Corano'". E' l'appello lanciato domenica sera da Papa Francesco contro il terrorismo durante il volo di ritorno da Istanbul, dove è andato in visita ufficiale nei giorni scorsi incontrando anche il Premier turco. Il Pontefice ha ricordato che tutti i leader islamici, sia politici sia religiosi, dovrebbero condannare chiaramente il terrorismo in modo che i loro fedeli lo sentano direttamente dalle loro bocche. "Ho detto al presidente Erdogan che sarebbe bello che tutti i leader islamici, i leader politici, religiosi, accademici, condannino chiaramente il terrorismo e dicano che quello non è Islam" ha spiegato infatti Papa Francesco ai cronisti ripercorrendo le tappe della sua visita in Turchia.

"Non tutti gli islamici sono terroristi"

"Tanti islamici sono offesi, tanti tanti, dicono: noi non siamo questo, il Corano è un libro di pace, è un libro profetico di pace, questo non è l’Islam. Io capisco questo. Credo che non si possa dire che tutti gli islamici sono terroristi, come anche non si può dire che tutti i cristiani sono fondamentalisti. E ne abbiamo anche, ci sono questi gruppetti che lo sono" ha spiegato Papa Francesco, aggiungendo: "Dobbiamo sempre distinguere qual è la proposta di una religione da quale uso concreto di quella proposta fa un governo concreto. C’è chi dice io sono islamico, io sono ebreo, io sono cristiano, ma poi conduce il suo Paese non come islamico, non come ebreo, non come cristiano. C’è un abisso. Quindi fare questa distinzione. Tante volte si usa il nome, ma la realtà non è quella della religione".

"Voglio andare in Iraq"

Bergoglio poi ha descritto il momento della sua visita alla Moschea Blu, ricordando: "È stato un momento di preghiera, sincera. Ho pregato per la Turchia, per la pace, per il Muftì, per tutti, per me, che ne ho bisogno. Ho pregato davvero e ho pregato per la pace soprattutto: Signore, finiamola con queste guerre". Infine il Pontefice ha confermato la volontà di visitare anche l’Iraq. "Io ci voglio andare. Ho parlato col patriarca Sako e ho inviato il cardinale Filoni ma per il momento non è possibile. Non perché io non voglio ma se in questo momento andassi si creerebbe un problema abbastanza serio per le autorità, per la sicurezza. Ma mi piacerebbe tanto e lo voglio".

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