video suggerito
video suggerito

Papa Francesco: “Stragi nel Mediterraneo vergognose”

Nell’udienza del mercoledì il Santo Padre ha dedicato una preghiera ai migranti morti a largo di lampedusa e ai minatori intrappolati in Turchia.
A cura di D. F.
16 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo la visita a Lampedusa del luglio scorso Papa Francesco torna a parlare di migranti a due giorni dall'ennesima strage al largo dell'isola siciliana. Nel corso dell'udienza generale del mercoledì il Santo Padre ha invitato i fedeli a pregare per i migranti morti nel Mediterraneo e i minatori turchi: "Preghiamo – ha detto il Papa in un appello al termine della catechesi – per le persone che in questi giorni hanno perso la vita nel Mare Mediterraneo. Si mettano al primo posto i diritti umani, preghiamo per questo, e si uniscano le forze per prevenire queste stragi vergognose". Il Pontefice ha quindi detto: "Vi invito a pregare per i minatori che ieri sono morti nella miniera di Soma, in Turchia e per quanti si trovano ancora intrappolati nelle gallerie. Il Signore accolga i defunti nella sua casa e dia conforto ai loro familiari".

Papa Francesco ha quindi dedicato una riflessione ai cristiani che, in numerose zone del mondo, sono costretti a nascondere la loro fede  "con profonda convinzione e serenità, e resistono anche quando sanno che ciò può comportare un prezzo più alto". "La Chiesa – ha ricordato – risplende della testimonianza di tanti fratelli e sorelle che non hanno esitato a dare la propria vita, pur di rimanere fedeli al Signore e al suo Vangelo". Francesco ha quindi aggiunto: "Anche noi, tutti noi, conosciamo gente che ha vissuto situazioni difficili, tanti dolori. Ma, pensiamo a quegli uomini, a quelle donne, che portano una vita difficile, lottano per portare avanti la famiglia, educare i figli, ma questo lo fanno perché c’è lo spirito di fortezza che li aiuta. Ma, quanti, quanti uomini e donne, noi non sappiamo il nome, ma che onorano il nostro popolo, onorano la nostra Chiesa, perché sono forti: forti nel portare avanti la loro vita, la loro famiglia, il loro lavoro, la loro fede. Ma, questi nostri fratelli e sorelle sono santi, santi quotidiani, santi nascosti in mezzo a noi: hanno proprio il dono della fortezza per portare avanti il loro dovere di persone, di padri, di madri, di fratelli, di sorelle, di cittadini".

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views