Papa Francesco: “Strage Parigi frutto di una cultura che rigetta l’altro”
All'indomani della grande manifestazione andata in scena a Parigi, dopo gli attentati che hanno sconvolto la Francia, Papa Francesco nel suo discorso al corpo diplomatico ha parlato anche della strage di Charlie Hebdo. Per il Pontefice la “tragica strage avvenuta a Parigi alcuni giorni fa” nasce da “una cultura che rigetta l'altro, recide i legami più intimi e veri, finendo per sciogliere e disgregare tutta quanta la società e per generare violenza e morte”. “Constatiamo con dolore le conseguenze drammatiche di questa mentalità del rifiuto e della ‘cultura dell'asservimento' nel continuo dilagare dei conflitti”, ha detto ancora Bergoglio “come una vera e propria guerra mondiale combattuta a pezzi, essi toccano, seppure con forme e intensità diverse, varie zone del pianeta”. Si è detto preoccupato per “il dilagare del terrorismo di matrice fondamentalista in Siria e in Iraq”, un fenomeno che – ha continuato il Papa – “è conseguenza della cultura dello scarto applicata a Dio”. Papa Francesco ha dunque fatto appello all’intera comunità internazionale, così come ai singoli Governi interessati, “perché assumano iniziative concrete per la pace e la difesa di quanti soffrono le conseguenze della guerra e della persecuzione e sono costretti a lasciare le proprie case e la loro patria”.
Il Papa ha parlato del Medio Oriente e del conflitto israelo-palestinese e ha dedicato delle parole anche all’Italia e a chi soffre per la crisi economica. In un passaggio del tradizionale discorso al corpo diplomatico il Papa ha parlato del dramma dello stupro: “Non bisogna poi dimenticare che le guerre portano con sé un altro orrendo crimine che è lo stupro. È una gravissima offesa alla dignità della donna, che non solo viene violata nell'intimità del suo corpo, ma pure nella sua anima, con un trauma che difficilmente potrà essere cancellato e le cui conseguenze sono anche di carattere sociale”. Il Papa – che stasera parte per Sri Lanka e Filippine – ha chiesto, tra le altre cose, la fine delle violenze in Ucraina e ha lodato il disgelo Usa-Cuba. Infine il Papa ha dedicato anche un pensiero a quanti stanno lottando contro il virus Ebola.