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Papa Francesco: “Se rinuncio non resto in Vaticano ma mi fermo a Roma e mi dedico ai malati”

“Sono il vescovo di Roma e in caso di rinuncia sarei il vescovo emerito di Roma. Se sopravvivo vorrei confessare e andare a vedere i malati” ha assicurato Bergoglio.
A cura di Antonio Palma
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Il Papa costretto a muoversi in sedia a rotelle
Il Papa costretto a muoversi in sedia a rotelle

In caso di dimissioni e rinuncia al Pontificato, Papa Francesco non resterebbe in Vaticano né ritornerebbe nella sua Argentina ma resterebbe a Roma, trovando ospitalità in qualche appartamento della Santa sede nella Capitale, lo ha confermato lo stesso Bergoglio, negando di volersi dimettere presto ma senza chiudere a questa possibilità in futuro.

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"Sono il vescovo di Roma e in caso di rinuncia sarei il vescovo emerito di Roma", ha spiegato infatti Papa Francesco nel corso di una intervista a TelevisaUnivision.

Insomma per Bergoglio, una volta rinunciato al soglio pontificio, meglio allontanarsi dal Vaticano e dai suoi  palazzi, senza alcun titolo di papa emerito, per tornare a dedicarsi di nuovo alla trasmissione della parola di Dio da semplice vescovo.

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Il Pontefice infatti ha confessato che in quel caso vorrebbe trovare una chiesa a Roma dove poter continuare a dedicarsi alla confessione dei fedeli alla pratica della carità e a visitare i malati in ospedale.

"Se sopravvivo dopo le dimissioni, vorrei fare una cosa del genere: confessare e andare a vedere i malati" ha assicurato Bergoglio.

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"Sicuramente" non vivrebbe in Vaticano come Papa in pensione né tornerebbe in Argentina, ha spiegato mentre potrebbe pensare di stabilirsi in Laterano.

Sicuramente però non sarà una decisione breve termine anche perché, nonostante gli acciacchi della vecchiaia che lo hanno costretto di recente a spostarsi anche in sedia a rotelle,  si sente ancora di svolgere il suo compito come capo della chiesa cattolica romana.

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"Non ho intenzione di dimettermi. Al momento no", ha spiegato ma una possibilità, quella di dimettersi, a cui però fa intendere di non voler rinunciare a priori.

Nell'intervista infatti Bergoglio ripete che "la porta è aperta" dopo la rinuncia di Benedetto XVI e anzi ha elogiato la scelta del suo predecessore, che si è dimesso nel 2013, e che "conduce una vita di pensione, lettura, studio e scrittura".

"Se vedo che non posso, o mi faccio male o sono un ostacolo" aspetto l’"aiuto" per prendere la decisione di ritirarmi, ha affermato

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