Papa Francesco rinuncia all’auto blindata per la sua visita in Egitto: “Non ho paura”
Papa Francesco nel suo prossimo viaggio in Egitto – venerdì e sabato prossimi – non viaggerà a bordo di un'automobile blindata, bensì di una semplice vettura chiusa. "Così ha voluto", ha detto Greg Burke, direttore della Sala stampa vaticana, in un briefing con i giornalisti tenuto questa mattina. L'assistente di Bergoglio ha specificato che la Santa Sede non vive con "preoccupazione" l’aspetto della sicurezza in questo viaggio. "Viviamo in un mondo dove questo aspetto fa parte della vita – ha osservato Burke -, però andiamo avanti serenamente, come è nella volontà del Santo Padre".
Il direttore della Sala Stampa vaticana ha aggiunto: "La sicurezza è un problema anche qui, come lo è anche in Inghilterra, in Francia o negli Stati Uniti. Però il Papa, anche dopo gli ultimi attentati in Egitto, ha confermato la volontà di andare avanti, anche come segno di vicinanza. Non siamo preoccupati". In merito a quanto poi faranno le forze di sicurezza del posto, Burke ha ribadito ancora: "Noi non siamo preoccupati, e la loro volontà è di far sì che le cose vadano bene".
Il programma di Papa Francesco in Egitto
Il viaggio di Papa Francesco in Egitto durerà 36 ore: il Pontefice atterrerà venerdì pomeriggio al Cairo per ripartire sabato sera. Incontrerà il presidente Al-Sisi, quindi si recherà all'Università di Al-Azhar, il ‘Vaticano dell'Islam' dove vedrà privatamente il grande imam Ahmed Al-Tahyeb, quindi parteciperà alla Conferenza internazionale per la pace. Bergoglio si recherà al Patriarcato Copto dal Papa Twadros II, poi i due raggiungeranno insieme la chiesa di S. Pietro e pregheranno per i cristiani uccisi. Sabato Francesco celebrerà la messa allo stadio dell'aeronautica, quindi salirà a bordo di una golf-car tra i fedeli.
Il Papa chiederà lumi su Regeni? "E' una questione tra due stati"
Tra le domande fatte a Burke una ha riguardato anche Giulio Regeni. "La Santa Sede quando può viene incontro a richieste per motivi umanitari: però lavora in modo discreto, nella massima discrezione, è successo molte volte. Se agisce, agisce in modo discreto, ed efficace". E in merito all'appello fatto dalla famiglia del ricercatore friulano: "Questa è una questione tra due Stati. Il Papa è consapevole della cosa, ha pregato per Regeni, partecipa al dolore della famiglia".