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Papa Francesco rientrato in Vaticano, lunga convalescenza a Casa Santa Marta: come cambierà il suo pontificato

Papa Francesco è tornato in Vaticano domenica per una convalescenza di due mesi a Casa Santa Marta. Si apre ora una nuova fase del pontificato: Bergoglio dovrà accettare, come suggerito dai medici, di ridurre i suoi impegni, evitare i ritmi lavorativi di prima e incontri affollati.
A cura di Susanna Picone
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Il saluto del Papa dal Gemelli
Il saluto del Papa dal Gemelli

È stata una domenica di attesa e tanta emozione per i fedeli arrivati in massa sia all’ospedale Gemelli di Roma che in piazza San Pietro per vedere finalmente di nuovo papa Francesco, che dopo il breve saluto da una finestra del policlinico dove è stato curato per 37 giorni è stato dimesso ed è potuto rientrare a casa. Quella appena trascorsa è stata la prima notte a Casa Santa Marta per il Pontefice dopo oltre un mese in ospedale al Gemelli per via di un'infezione polmonare sfociata in una polmonite bilaterale.

Il Papa in ospedale verso casa
Il Papa in ospedale verso casa

Il pontefice è stabile da qualche settimana, come precisato dai medici nel breafing di sabato, ma questo non vuol dire che tornerà subito alla vita di prima. Lo attende infatti una lunga convalescenza, di almeno due mesi secondo i medici che lo hanno salutato con la formula delle “dimissioni” protette, prescrivendogli un riposo quasi assoluto, e consigliando caldamente al Pontefice di evitare il più possibile incontri con i gruppi, sforzi eccessivi, e sicuramente eventuali viaggi.

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Consigli necessari per la salute di un Papa ancora molto affaticato e che inevitabilmente dovrà cancellare qualche impegno da una agenda fittissima in tempo di Giubileo e quando ormai ci avviciniamo alla Settimana Santa, la più impegnativa nell’intero anno della Chiesa. È evidente quindi che ora cambieranno le modalità di presenza e governo, considerato che dovrà centellinare i suoi incontri.

Ed è verosimile che, come già accaduto nei giorni precedenti al ricovero, continuerà a incontrare le poche persone che potrà vedere nell’"albergo" di Santa Marta che lui ha scelto come casa, senza uscire insomma.

Sicuramente Francesco non sarà presente al prossimo appuntamento clou del Giubileo, quello dei Sacerdoti istituiti come missionari della Misericordia in programma dal 28 al 30 marzo. Non si sa ancora invece se ci sarà per la canonizzazione di Carlo Acutis per la quale sono iscritte già 100mila persone.

La prima foto dal Gemelli di papa Francesco a oltre un mese dal ricovero
La prima foto dal Gemelli di papa Francesco a oltre un mese dal ricovero

A parlare di una nuova fase del pontificato di Francesco è stato poi uno sei suoi collaboratori, il cardinale argentino Victor Manuel Fernandez, messo dallo stesso Bergoglio a capo di un dicastero di peso come quello della Dottrina della fede. Quando gli hanno chiesto del futuro di Francesco alla guida della Chiesa universale il cardinale Fernandez ha prima detto di non credere a possibilità di eventuali dimissioni da Papa ma poi ha subito aggiunto: “Penso che adesso incomincia una nuova tappa e lui è un uomo di sorprese. Sicuramente avrà imparato tante cose in questo mese e da questo periodo di costrizione verrà fuori, chissà… anche sapendo che questo significa uno sforzo molto pesante per lui, un momento difficile”, ma “so che sarà fecondo per la chiesa e per il mondo”.

Quel che sembrerebbe chiaro comunque è che Bergoglio alle dimissioni di cui tanto si è parlato in queste settimane di malattia – alcuni cardinali si sono apertamente espressi sul tema – non ci pensa. Papa Francesco "continuerà a fare il Papa nonostante le fragilità" e il fatto che debba fare "una lunga convalescenza”, così anche Francesco Vaia, già direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute e ora componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità.

Compito dei suoi più stretti collaboratori, probabilmente complicato considerato il carattere del Papa, sarà quello di cercare di convincerlo a "limitarsi" per tutelare la sua salute ed evitare pericolose ricadute.

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