Papa Francesco: “Riconoscere maggiori diritti alle donne”
“Molte donne avvertono il bisogno di essere meglio riconosciute nei loro diritti, nel valore dei compiti che svolgono abitualmente nei diversi settori della vita sociale e professionale. Alcune di loro sono affaticate e quasi schiacciate dalla mole dei pesi e dei compiti”: parole di Papa Francesco, che oggi ha rivolto il suo messaggio al Festival della famiglia a Riva del Garda. Per Bergoglio è necessario considerare che gli impegni della donna, a tutti i livelli della vita familiare, sono un contributo impareggiabile all'avvenire della società. Il Pontefice ha ribadito la gravità della crisi economica che colpisce con maggiore durezza i ragazzi e la parte femminile della popolazione e ha appunto insistito sulla necessità, da parte delle donne, di vedersi “riconosciute nei loro diritti, nel valore dei compiti che esse svolgono abitualmente nei diversi settori della vita sociale e professionale, nelle loro aspirazioni in seno alla famiglia e alla società”.
Papa Francesco sottolinea il ruolo della famiglia
“Il rilancio economico dell'Italia – ha detto Papa Francesco – può iniziare da una strategia in favore della famiglia”, cominciando ad affrontare “il dramma della disoccupazione soprattutto giovanile e ponendo attenzione all'occupazione femminile”. Per Bergoglio, infatti, “la mancanza di lavoro avvilisce la persona, che si sente inutile ai suoi stessi occhi, e impoverisce la società, che viene privata dell'apporto di forze valide e volenterose”. Sempre per quanto riguarda la condizione delle donne, per il Papa bisogna fare in modo che la donna non sia, per esigenze economiche, costretta a un lavoro troppo duro e a un orario troppo pesante, “che si aggiungono a tutte le sue responsabilità di conduttrice della casa ed educatrice dei figli”. La famiglia, così il Papa nel suo messaggio, “ha una missione che le è propria, al servizio dei suoi membri, del proprio sviluppo, della vita. Ha dei diritti e dunque ha bisogno di sostegni e garanzie per poterli esercitare”. Ha anche dei doveri verso la società, “deve cioè offrire la sua collaborazione al servizio della comunità”.